Via libera delle commissioni Ambiente e Trasporti della Camera all’emendamento dei relatori al decreto Infrastrutture che inserisce la società Stretto di Messina nell’elenco delle stazioni appaltanti qualificate. Si tratta, commenta il Mit, di “un ulteriore passo verso la realizzazione del Ponte sullo Stretto di Messina. Questa misura mira ad accelerare un’opera prioritaria e di preminente interesse nazionale”. La norma, spiega ancora il ministero, segue quanto già stabilito per realtà come la Società Infrastrutture Milano Cortina 2020-2026 e Giubileo 2025, “garantendo un iter più rapido”. La semplificazione introdotta dall’emendamento, prosegue il Mit, “consente alla società di operare quale stazione appaltante nella fase di progettazione, affidamento ed esecuzione dei contratti pubblici funzionali all’espletamento delle attività e dei compiti alla stessa assegnati e di procedere con maggiore celerità allo svolgimento delle attività necessarie per la realizzazione del Ponte”.
“Il Giappone aveva il ponte a campata unica più lungo al mondo, entro quest’estate conto che ci sia l’approvazione del progetto definitivo perché sia l’Italia a superare Giappone, Cina, Turchia” e far partire “quei lavori di quel ponte atteso da un secolo che creerà lavoro porterà l’ingegneria italiana in tutto il mondo”. Lo ha detto Matteo Salvini, ministro delle Infrastrutture e dei trasporti, durante la visita al Padiglione Italia di Expo 2025 Osaka. Con il Giappone c’è “collaborazione” sulle infrastrutture, “sulla rete ferroviaria, sul tema della casa, sul tema dell’acqua, e sul tema dei ponti”, ha aggiunto Salvini. “Italia e Giappone sono due Paesi vicini da questo punto di vista, siamo pieni di ponti, viadotti e gallerie”.
Il Ponte sullo stretto di Messina “15 anni fa sarebbe stata una grande opera di ingegneria non risolutiva, perché sarebbe stato uno straordinario ponte che però univa due realtà infrastrutturali arretrate, Sicilia e Calabria”, ha affermato Salvini, durante l’evento ‘Italia e Giappone: un ponte tra Europa e Asia per la mobilità del futuro’, organizzato da Il Sole 24 Ore al Padiglione Italia. Se 15 anni fa sarebbe stato non risolutivo, “oggi sarebbe un non senso economico non fare il ponte” perché “stiamo investendo 20 miliardi in Sicilia e 20 miliardi in Calabria per l’ammodernamento della rete stradale e ferroviaria”, ha aggiunto Salvini. “Oggi ci sono i cantieri aperti per l’alta a velocità tra Palermo, Catania e Messina e c’è la progettazione in corso per arrivare da Salerno a Reggio Calabria: oggi un treno merci per attraversare quei tre chilometri ci mette 180 minuti, a Ponte operativo diventano 15”, ha concluso il titolare del Mit.