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Il vincolo del “Sentiero del Brigante”, un unicum e una buona prassi: il decreto di tutela su un territorio che tocca 31 comuni aspromontani

“Il Sentiero del Brigante” in Aspromonte è, dallo scorso 18 dicembre 2023, un caso unico nella storia dei vincoli paesaggistici in Italia.

Per la prima volta, un decreto (pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale Anno 165° – Numero 2 di mercoledì 3 gennaio 2024) dichiara “di notevole interesse pubblico immobili e aree ricadenti” su un territorio che tocca ben 31 comuni, ricadenti nelle province di Reggio Calabria e Vibo Valentia, ed ora sottoposti a tutela.

Un percorso lungo trent’anni, il cui risultato racconta lo straordinario, costante, appassionato impegno del mondo associazionistico, con in testa il Gruppo Escursionisti d’Aspromonte (GEA) e la delegazione reggina del Fondo per l’Ambiente Italiano (FAI), quanto l’altrettanto straordinaria sinergia concretizzatasi tra associazioni e istituzioni.

Rigoroso, puntuale e infaticabile lo sforzo posto in essere dalla Soprintendenza Archeologia, Belle arti e Paesaggio per la città metropolitana di Reggio Calabria e la provincia di Vibo Valentia, stabilmente improntato a un dialogo costruttivo e incessante con le associazioni: ciò che il Soprintendente Fabrizio Sudano, i funzionari e ogni singola componente del personale hanno concretizzato è uno fra i più luminosi esempi di interazione e osmosi fra Stato e “comunità patrimoniali”, nella sfida realmente condivisa della tutela, valorizzazione e gestione dei beni culturali comuni.

Sforzi compiuti con assoluta abnegazione e tutti tesi alla buona riuscita di un progetto curato con incondizionata convinzione e salda determinazione.

Basterebbe visionare l’immane mole di materiali, fogli catastali, relazioni, rilievi e verbali prodotti a questo scopo per comprendere quante persone, quante professionalità e quanta passione abbiano “nutrito” un iter tanto impegnativo e frastagliato, infine giunto a un decreto che non si esita a definire epocale.

Visionaria e senza paura è stata, del resto, l’attività del GEA sin dagli anni Ottanta, quando – “con lo spirito dei pellegrini e la determinazione dei pionieri” – mosse da Monte Scirocco “per intraprendere il ‘cammino’ nel corpo e nell’anima dell’Aspromonte, la montagna dei sequestri, il demone da distruggere”: “L’occupazione pacifica dell’Aspromonte – così venne al tempo definita – nel rispetto della legalità, attraverso l’individuazione e il recupero, fisico e culturale, delle antiche vie che attraversano l’Aspromonte in ogni direzione”.

Da allora il GEA realizzava, tra l’Aspromonte e le Serre, oltre 300 km di itinerari per escursionisti. Tra questi il “Sentiero del Brigante” che, nel novembre del 2017, veniva inserito nell’Atlante Digitale dei Cammini dell’allora MIBACT (oggi MiC, Ministero della Cultura).

Una storia di riscatto culturale che, il 18 dicembre 2023, è stata coronata dal successo: la tutela di questo territorio aspromontano – della sua bellezza e magnificenza, del suo patrimonio naturale, artistico, architettonico e culturale – restituisce a questi luoghi la loro più autentica identità e costituisce un avamposto per la conservazione e la difesa di tanta ricchezza, nonché un presidio di legalità.

Il prossimo martedì 30 gennaio 2024 alle ore 10 presso il Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria, si terrà la conferenza stampa congiunta di Soprintendenza RC e VV, FAI e Gea (Gruppo Escursionisti d’Aspromonte) che avrà ad oggetto il recente vincolo di tutela del “Sentiero del Brigante”.

Interverranno:
⦁ Fabrizio Sudano, nel ruolo di già Soprintendente RC e VV (Direttore Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria)
⦁ Rita Cicero, funzionaria Soprintendenza (che ha istruito la pratica del vincolo e ne ha seguito tutto l’iter con i suoi collaboratori)
⦁ Rocco Gangemi, delegato Ambiente FAI Calabria
⦁ Alessandro Alati, presidente GEA (Gruppo Escursionisti d’Aspromonte)
⦁ Dina Porpiglia, Capo delegazione FAI RC

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