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Sanità Calabria, Saccomanno: “Servono più risposte ai problemi”

“Si registrano e sono state segnalate diverse aggressioni di medici e personale sanitario sia a livello nazionale che regionale. Si sono, anche, invocate misure straordinarie per la giusta tutela degli operatori. Tutto corretto e condivisibile. Ma, ritengo che la riflessione debba essere piu’ ampia e comprendere anche le ragioni delle aggressioni subite”. Lo dichiara il commissario regionale della Lega, Giacomo Francesco Saccomanno. “Viviamo, sicuramente, – continua – in un periodo post Covid, ove le esasperazioni sono aumentate e i cittadini sfiduciati non riescono piu’ a controllarsi. Questo, dovuto, anche, al clima rissoso che la nazione sta vivendo. In tale contesto di incertezze, non vi e’ una risposta adeguata in relazione a tutti i servizi che lo Stato e le Regioni avrebbero dovuto fornire. Tale carenza evidente si nota maggiormente, poi, nelle persone fragili che hanno bisogno di assistenza sanitaria. Non possiamo non prendere atto di un sistema quasi al collasso che, pur con i grandi sforzi e sacrifici dei medici e degli operatori sanitari, non riesce piu’ a fornire una adeguata assistenza. Pazienti che devono attendere ore al Pronto Soccorso e che, poi, devono attendere giorni per essere ricoverati nei reparti e spesso vengono lasciati per ore e giorni sulle barelle! In tale contesto, – fa rilevare – l’esasperazione, la cattiva educazione, il degrado culturale, il conflitto sociale, la violenza che sta aumentando, sensibilmente, nelle persone”. Per Saccomanno, “e’ giusto e corretto chiedere maggiore tutela e minacciare la chiusura delle strutture a rischio, ma e’ anche necessario, pero’, cercare in tutti i modi di fornire adeguate risposte. Il Presidente Occhiuto e i Commissari nominati stanno facendo l’impossibile per organizzare un sistema sanitario allo sbando per le errate determinazioni del passato (vedere bandi per concorsi deserti, assunzione di medici stranieri, ristrutturazione del sistema ospedaliero), che per oltre 10 anni e’ stato gestito da Commissari, nominati dal Governo, che hanno pensato solo a ridurre i costi ed hanno abbandonato il resto. Oggi la situazione e’ molto complicata e le coraggiose azioni del Commissario alla Sanita’ e di tutti i responsabili delle varie ASP non sono sufficienti per cercare di superare il degrado causato negli ultimi 10 anni”.

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