“I limiti sono spesso soltanto delle illusioni”, prendiamo a prestito questa verità della leggenda del basket Michael Jordan e la trasliamo all’incubo, immaginiamo, vissuto ma ora superato da Geraldina Quiligotti. Lo scorso novembre il suo tendine ha fatto crack e, forse, senza la tempra, la forza, l’esperienza della pallavolista toscana in molte si sarebbero arrese. Lei no! Lei fin da subito ha mostrato coraggio e motivazioni nel ritornare presto. “Il giorno dopo l’infortunio mi chiede: quando mi opera? Lì ho colto subito la sua spiccata determinazione a fare ciò che occorreva fare, e presto!”, così ci aveva detto tempo fa, sul colloquio con la giocatrice, l’ortopedico Valerio Mastroianni responsabile dello staff medico della Tonno Callipo che l’ha operata qualche giorno dopo. Recupero? Otto-nove mesi, ma la predisposizione, il sacrificio e la volontà di Geraldina potrebbero accorciarli! Si arguisce dunque chiaramente che, sovente, dietro una grande atleta, non a caso Geraldina ha pure vinto uno scudetto a Casalmaggiore, c’è sempre una grande persona in cui l’aspetto tecnico si coniuga perfettamente con quello umano, oltre ad una evidente maturità!
Geraldina c’è sempre stata comunque dopo l’infortunio, prima con le stampelle, ora in tuta sugli spalti ed oltre a sudare ed a recuperare, c’è sempre stata anche al Palasport a sostenere le sue compagne. Presente al seguito della squadra in casa e fuori, Quiligotti è quel che si dice l’esempio da seguire, per giovani e meno giovani. Cogliamo l’occasione della sosta per ascoltare anche le sue impressioni, sia ovviamente a livello personale che sulla squadra.
Allora Geraldina, sono trascorsi ormai 4 mesi e mezzo circa dall’infortunio: in primis come sta procedendo la riabilitazione ed in cosa consiste?
“Tutto procede bene: il lavoro che sto facendo consiste soprattutto nel recupero della forza muscolare del polpaccio, perché purtroppo nel periodo post-operatorio si rimane con tutore e stampelle per cui si perde tutto il tono muscolare e ci vuole un po’ di tempo per recuperarlo. In più occorre riacquisire la mobilità a livello piede-caviglia insomma diciamo di tutto il piede, e questo è quello che stiamo affrontando insieme ai fisioterapisti e preparatori in questo periodo.”
Sicuramente è duro e faticoso recuperare, ma lo stesso medico Mastroianni tempo fa ci diceva che ti sei subito ben predisposta per recuperare in fretta, giusto?
“Assolutamente sì. Sicuramente è duro più a livello mentale che fisico: la riabilitazione è prevista sia mattina che pomeriggio, quindi comunque a livello fisico c’è uno sforzo non indifferente, per cui arrivi a fine giornata che sei stanco. Una stanchezza più a livello mentale, ma personalmente ho la testa dura – sorride – e quindi siamo nella giusta direzione, con il dottore Mastroianni ci siamo capiti subito. Nel senso che gli ho detto immediatamente quali erano le mie intenzioni, cioè quelle di non prendermela troppo con calma.”
Penso avrai visto tutte le gare delle tue compagne: un ruolino di ben 15 vittorie tra campionato e Coppa, che tipo di squadra stai vedendo?
“Forse la miglior partita che ho visto finora è stata il ritorno con Scandicci, dove la squadra è rimasta sul pezzo tutta la partita. Però nel complesso non c’è nulla da recriminare: la squadra sta facendo quello che deve ed a mio avviso sta procedendo bene nel rush finale, anche se il girone di ritorno è cominciato da poco.”
Coach Boschini sta alternando entrambe le tue sostitute nel ruolo di libero: dall’alto della tua esperienza, come si stanno comportando Darretta e Quarto?
“Vedo che le sta alternando: Elisa Darretta si è comportata molto bene da quando c’è stato bisogno di lei. Martina Quarto ha avuto bisogno dei suoi tempi di recupero perché quando è arrivata era reduce da un infortunio, ora è quasi pronta al 100%. Insomma ritengo che stiano facendo abbondantemente il loro dovere e non avevo dubbi.”
In campionato bisogna stare sempre all’erta: prova ne sia anche l’ultima gara con la mai doma Gioiosa, che impressione stai avendo da questa B2?
“Proprio così: in campionato bisogna stare sempre attenti perché tutti aspettano la Tonno Callipo, la prima in classifica, contro cui faranno sempre la loro miglior partita e prestazione. Così è ed è sempre stato così. Quindi dobbiamo essere consapevoli che tutte giocheranno al massimo, ma proprio perché ciò è noto dobbiamo essere preparate.”
Alla ripresa un altro derby, stavolta a Reggio: che gara sarà per la Tonno Callipo?
“Intanto questa settimana di pausa e di riposo è utile alle ragazze per riprendersi, perché staccare un po’ fa sempre bene. E poi ci aspetta questo altro derby: come in tutte le altre gare dovremo fare semplicemente quello che sappiamo fare, ovvero mettere in pratica il nostro gioco e basta. Non è presunzione, ma consapevolezza dei nostri mezzi e andare verso un obiettivo che è quello di vincere.”
Oltre a Volley Valley, che sembra sia la principale vostra antagonista, chi bisognerà temere per il vertice?
“Sicuramente lo dice la classifica che è proprio Volley Valley l’avversario più temibile. Poi ci sono squadre come la stessa Orlandina, che abbiamo incontrato due settimane fa e che ha fatto una bella gara, e ritengo che nel ritorno darà fastidio a diverse squadre. C’è anche il Cus Catania, e poi Siracusa, insomma sono queste le squadre a cui bisogna prestare la maggiore attenzione. Certo la principale è Volley Valley, ma noi dobbiamo fare il nostro gioco e – conclude Quiligotti – essere molto concentrate su questo.”