Andar per montagne ma in piena sicurezza, perchè la competizione anche se agonistica, non sia mai pericolosa. E’ sempre stata l’attenzione ai ciclisti uno dei capisaldi degli organizzatori della Marathon degli Aragonesi, la gara per ruote grasse inserita nel circuito del Trofeo dei parchi naturali, che quest’anno compie il decimo anno di vita.
Dieci edizioni sempre vissute con la tranquillità di accompagnare, anche e soprattutto nei tratti più difficili dei percorsi di gara, tutti i corridori dal primo all’ultimo. Una rete di assistenza complessa e distribuita lungo i quasi 70 km di tracciato, su e giù per le montagne del Pollino, resa possibile grazie ad un team di professionisti dell’assistenza e del soccorso che ogni anno si spendono volontariamente per garantire la piena supervisione di tutti i punti gara.
Dai soccorritori puri come gli uomini e le donne di Croce Rossa, i tecnici del Corpo Nazionale del Soccorso Alpino e Speleologico, i volonari del Sagf (soccorso alpino della Guardia di Finanza) e i membri di Anpana, ai conoscitori della montagna come il Cai sezione di Castrovillari, il Gruppo Speleo di Morano Calabro, l’associazione Grado Zero, lo staff di Masistro Park, fino alla rete di amici dell’evento sportivo come il gruppo di Soft Hair Legione Castrum, l’associazione motociclisti Pd racing team che con i loro mezzi fanno da staffetta e scorta dei bikers lungo tutto il percorso di gara.
Una grande squadra di uomini e mezzi che ha sempre accuratamente accompagnato gli atleti, risposto alle esigenze di soccorso di quanti erano in difficoltà per motivi fisici o tecnici, ha dato l’assistenza nei rifornimeti nei punti più inaccessibili del percorso gara. Un team di angeli custodi che anche quest’anno sarà presente nella decima edizione che si preannuncia entusiasmante.