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Falcomatà: “Per pianificare il futuro risulta indispensabile il trasferimento di deleghe alla Città Metropolitana”

Si è discusso di ambiente e territorio nell’aula Magna del Dipartimento di Ingegneria dell’Università Mediterranea, grazie al contributo qualificato di esperti e componenti del mondo accademico, che hanno aderito al percorso di approfondimento attivato negli ultimi mesi dall’associazione Reggio Cresce. “Un ulteriore momento di confronto e di riflessione, a più voci, che ci permette di sviluppare idee e proposte su una prospettiva di crescita della nostra Città Metropolitana, che riguarda un tema strategico per i nostri territori, come l’ambiente” – lo ha dichiarato il Sindaco Giuseppe Falcomatà intervenendo all’iniziativa promossa dall’associazione “Reggio Cresce presieduta da Rosy Perrone.

“Un confronto tra diverse intelligenze – ha sottolineato il Sindaco – è la strada migliore per dar vita ad una contaminazione culturale dalla quale non possiamo che trarne occasione di crescita. E la giornata di oggi, emotivamente particolare, perché ci ricorda la strage di Capaci, non può non farci pensare alla violenta antropizzazione del nostro territorio, delle nostre fiumare e dei nostri paesaggi che, a cavallo tra anni ’70 e ’80, ha portato ad una speculazione ambientale favorita dal lassismo di chi aveva il dovere di non girarsi dall’ altra parte. A coloro che hanno irriso e calpestato ogni straccio di regola in materia paesaggistica e di preservazione del suolo, l’irrimediabile colpa di aver consegnato alle generazioni dell’avvenire, una porzione di territorio con rischi permanenti di dissesto idrogeologico”.

“La sinergia istituzionale con Università e realtà associative, che può nascere da appuntamenti come questo – ha aggiunto – può diventare un metodo, un punto solido di partenza. Noi come Città Metropolitana stiamo facendo la nostra parte attraverso un monitoraggio aggiornato e costante sull’erosione costiera, sullo stato di salute delle fiumare e dei corsi d’acqua, anche attraverso l’utilizzo di droni, e attraverso un coinvolgimento tecnico attivo degli ordini professionali di riferimento”.

“Ma come ben sapete – ha aggiunto Falcomatà – anche sul tema dell’ambiente, il nostro ente ha dei limiti oltre i quali non può spingersi. Perché, per definire programmazioni e pianificazioni di carattere ambientale, paesaggistico ed ecosostenibile, sono indispensabili deleghe e funzioni piene, che, da dicembre dello scorso anno, sono in una fase di stallo per un’inerzia amministrativa della Regione Calabria, che, ha evidentemente confuso prerogative normative e legislative con gentili e facoltative concessioni – ha concluso il sindaco – da anni adagiate su un errato approccio di discrezionalità”.

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