“Dopo il terzo no della Cassazione si avvia verso un percorso delineato, verso la conclusione. Cogliamo l’occasione adesso che si va verso la fine delle attività per ribadire il nostro operato e la fiducia nei confronti dei nostri rappresentanti che forse troppo fretta sono stati additati in quest’aula come responsabili”.
Lo ha detto il sindaco di Reggio Calabria Giuseppe Falcomatà nel corso del consiglio comunale, in sessione urgente, è in merito agli sviluppi dell’inchiesta “Ducale” contro la cosca Araniti di Sambatello nell’ambito della quale è stata stralciata la posizione del consigliere comunale di Reggio del Pd Giuseppe Sera.
“Il 15 luglio – ha aggiunto – in quest’aula i toni erano decisi e convinti di quello che sarebbe successo di lì a poco nella nostra città. Abbiamo ascoltato un’accorata lettera di un gruppo consiliare che al termine della seduta abbandonò i lavori, e l’invocazione dell’arrivo della Commissione d’accesso, come, infine, la richiesta di dimissioni per ‘restituire alla città un governo per uscire dalla fase di stallo’ e degli attacchi ai consiglieri definiti ‘ipocriti’, con l’invito a staccare la spina. Nessuno oggi ha ritenuto di dire qualcosa di diverso rispetto a quando veniva previsto in quella seduta e che poi è stato smentito da quanto abbiamo visto fino ad oggi. Non lo abbiamo visto da parte di opinionisti e giornalisti che hanno previsto cose che non si sono avverate. Manca la capacità di fare autocritica rispetto a convinzioni che vengono smentite, così è facile dire tutto perché poi si perde nell’oblio della comunicazione”.
Falcomatà, poi, parlando della nuova giunta – sono entrati Filippo Burrone e Giuggi Palmenta e sono usciti Marisa Lanucara, Franco Costantino ed Elisa Zoccali – ha sostenuto che “oggi inizia una nuova fase, sempre al servizio della comunità per allargare un percorso amministrativo e politico in linea coi valori che ci hanno portato per dieci anni alla guida della città, valori che non tradiamo, che sono legalità, trasparenza nel rispetto di una medesima visione del mondo”.