«Dante, per nostra fortuna, – dichiara Finazzer Flory – è il padre della patria, il maestro di preghiera di cui abbiamo bisogno.
È lui il vero fondatore d’Italia.
Se siamo una nazione lo dobbiamo alla sua lingua e al più bel libro del mondo: la Divana Commedia.
La sua visione universale ci è necessaria perché Dante è il nostro profeta.
Anche se è ancora poco ascoltato. Soprattutto dobbiamo dare un senso al suo esilio e camminare con lui per rifondare ogni giorno l’Italia a partire da una letteratura di fede, di speranza, di carità. Non dimenticando mai “lo naturale amore de la propria loquela”»
Dopo i successi a San Daniele del Friuli (Udine), Grazie di Curtatone (Mantova), Castrocielo (Frosinone), Montegiorgio (Fermo) e Portobuffolè (Treviso) ora “Dante per i borghi, viaggio favoloso nell’Italia che c’è” arriva in collaborazione con il Comune a Gerace (Reggio Calabria), domenica 23 febbraio lezione di geografia, letture teatrali dalla Divina Commedia interpretate da Massimiliano Finazzer Flory.
Domenica 23 febbraio ore 18.30
Chiesa di San Francesco
Piazza Tre Chiese (Gerace-RC)
Interventi di saluto
Rudi Lizzi, Sindaco del Comune di Gerace
Giuseppe Bova, Presidente Società Dante Alighieri – Reggio Calabria
Lezione di geografia con Francesco De Pascale
Letture teatrali dalla Divina Commedia interpretate da Massimiliano Finazzer Flory
Alla conclusione presso i locali del Chiostro della Chiesa di San Francesco
assaggi dei prodotti locali
I prossimi eventi si svolgeranno a Morra De Sanctis (Avellino) sabato 8 marzo; Dolceacqua (Imperia) sabato 29 marzo; Grottole (Matera) venerdì 4 aprile; Monacizzo (Taranto) sabato 5 aprile; Orta San Giulio (Novara) domenica 13 aprile; Vinci (Firenze) sabato 26 aprile; Terre di Canossa (Reggio Emilia) domenica 18 maggio; Nocera Umbra (Perugia) domenica 25 maggio
Con “Dante per i borghi viaggio favoloso nell’Italia che c’è” – prosegue il direttore artistico Massimiliano Finazzer Flory – si presenta, non solo agli italiani, una straordinaria e suggestiva possibilità, di vivere un cammino alla riscoperta del paesaggio con la poesia, alla partecipazione di saperi e sapori della propria storia unendo il turismo e la cultura, alla geografia ed alla convivialità.
Quando: da novembre 2024 a maggio 2025.
Dove: nei borghi italiani per un turismo consapevole dove vi siano memorie, tracce, esperienze della storia antica italiana, in particolare tra il XII e il XV secolo.
Perché: per promuovere la lingua italiana, il padre di essa Dante Alighieri, per accendere passione verso la conoscenza del nostro territorio, per vivere un’esperienza comunitaria e fare del viaggio e del movimento un’occasione di conoscenza della nostra identità.
Cosa: venti eventi gratuiti, in 20 borghi, con 20 lezioni di geografia, 20 letture teatrali dalla Divina Commedia e 20 gusti locali da assaggiare insieme.
Un format mobile e metaforico per invitare gli italiani a casa loro e accompagnarli, con loro protagonisti, alla tutela e promozione della Bellezza del Bel Paese.
Punti di forza:
tutela e promozione dei borghi;
destagionalizzazione rispetto al calendario degli eventi e flussi turistici con attenzione anche ai cammini religiosi;
indurre e favorire il marketing del territorio;
formazione attraverso le lezioni di geografia;
visibilità e partecipazione a un “Italsimpatia” che crede alla sua Lingua anche spirituale.
“Turismo delle Radici” in nome della bellezza, della tradizione, del paesaggio.
Chi fa cosa:
Lezioni magistrali di geografia coordinate dalla prof.ssa Carmen Bizzarri dell’Università Europea di Roma;
Letture teatrali dalla Divina Commedia interpretate dal M° Massimiliano Finazzer Flory;
condivisione delle eccellenze locali per un’esperienza totalizzante.
Dall’Italia di Dante a Dante per l’Italia.
Un viaggio nel nome di Dante dove turismo e cultura segnano e sognano un cammino anche spirituale in occasione del Giubileo 2025 tra i Borghi del Paese.
Con la guida della letteratura, con un omaggio alla lingua italiana, come agenzia di viaggio, siamo invitati a ripensare il dialogo con i luoghi della nostra storia, con un programma di accoglienza, ospitalità e inclusività declinato sulla sostenibilità.
Sponsor del progetto artistico Intesa Sanpaolo
Un viaggio dantesco che offre come novità un preambolo:
lezioni di geografia per inquadrare, non il telefonino, ma il nostro vicino Paese per rieducare alle coordinate, al saper leggere una mappa con le sue indicazioni.
Il progetto prevede dopo le letture Dantesche sempre dedicate e ispirate alla realtà circostante, sempre in ogni borgo “una specialità della casa” che verrà offerta al pubblico giocando su enogastronomia locale per fare della festa dopo la formazione.
“Accogliere un evento come ‘Dante per i borghi’ è per Gerace un’opportunità straordinaria.- dichiara il Sindaco di Gerace Rudi Lizzi- Il nostro borgo, ricco di storia, arte e tradizione, si inserisce perfettamente nel percorso di questa iniziativa che valorizza la cultura come strumento di riscoperta e promozione del territorio. La combinazione tra letteratura, teatro e geografia permette non solo di rendere omaggio alla nostra lingua e a Dante Alighieri, ma anche di attrarre un turismo consapevole, attento alla bellezza autentica dei piccoli centri italiani.
In un momento in cui è fondamentale promuovere i borghi come luoghi di esperienza e identità, eventi di questo calibro contribuiscono a rafforzare il legame con le nostre radici e a rilanciare il patrimonio storico-culturale in chiave moderna. È un invito a tornare a guardare l’Italia con occhi diversi, apprezzandone le memorie e le tradizioni, e al tempo stesso un’occasione per i cittadini di sentirsi parte di una narrazione collettiva che unisce passato e futuro.”
“Il progetto offre un’opportunità unica per riscoprire la bellezza dell’Italia attraverso gli occhi e le rime di Dante, coniugando cultura, turismo e valorizzazione del territorio, proponendo al turista un’esperienza immersiva e coinvolgente all’insegna di poesia, storia e sapori locali – commenta il ministro del Turismo Daniela Santanchè –. Un’iniziativa, per altro, che si inserisce perfettamente nelle dinamiche del Giubileo 2025 e che si fa portabandiera del turismo delle radici, invitando i viaggiatori a scoprire o riscoprire i borghi ricchi di storia, arte e tradizione”.
«Stare insieme – conclude Finazzer Flory – per ritrovare ispirazione e dare al nostro tempo il valore aggiunto di un’escursione nella memoria e di una trasferta dell’immaginazione giocando in casa propria. Perché i primi turisti dell’Italia siamo noi non di rado sprovveduti. Dalle colline agli scavi archeologici, da chiese antiche a piazze aperte, da centri storici a palazzi d’epoca, da teatri a biblioteche noi saremo lì a portare la parola, un percorso alla scoperta della materia umana di cui siamo ancora racconto unico e universale “Del bel paese là dove ’l sì sona”.»