“L’abolizione dello storico mercato di Piazza del Popolo deciso dall’ amministrazione Falcomatà avrà come conseguenza quella di colpire anziani soggetti sociali più deboli, cittadini già vittime di disuguaglianze, immigrati che possono fruire di un mercato che offre prodotti a prezzi accessibili a tutti. Capisco che il Sindaco debba in qualche modo affrontare questo problema in vista dei flussi turistici che si spera almeno interesseranno la nostra città, ma farlo senza coinvolgere i players coinvolti, esercitando un atto freddo e burocratico senza nemmeno ascoltare i commercianti, è un modo arrogante di gestire la città. Gli ambulanti non sono dei ‘mercanti’ ma costituiscono un retaggio storico culturale della città. Sono i nostri cantastorie popolari, che custodiscono una tradizione centenaria. Suggerisco al Sindaco di aprire un dialogo con queste persone che rappresentano donne, bambini, anziani, famiglie, che hanno piena dignità di operare, pur nel rispetto delle regole. Auguro che dica qualcosa anche la Prefettura, perché simili provvedimenti aggressivi da parte delle istituzioni, creano scompiglio nella comunità. Qui lo Stato dovrebbe fare la sua parte in modo attivo, non limitarsi a guardare, non c’è solo San Luca luogo in cui è facile e scontato esercitare il proprio moralismo istituzionale, c’è anche Reggio che merita una presenza proattiva e soprattutto preventiva sul territorio”.
Lo ha dichiarato Klaus Davi.