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Il ritorno di Mimmo Lucano: parlamentare europeo e (di nuovo) sindaco di Riace

Mimmo Lucano torna in politica con una doppia elezione come sindaco di Riace e parlamentare europeo.

Dopo le vicende giudiziarie, dalle quali ne è uscito di fatto indenne con la caduta di quasi tutte le accuse a suo carico, Lucano torna ad essere quindi il primo cittadino del borgo, definito, sotto la sua sindacatura, il “paese dell’accoglienza”. La tornata elettorale regala al sindaco anche uno scranno a Bruxelles, grazie alle preferenze ottenute con la lista di “Alleanza Verdi e Sinistra”.

Con il 46,31% (509 voti), Lucano ha superato gli altri due sfidanti: Francesco Salerno (34,94%) e l’uscente Antonio Trifoli (18,74%).

Lucano ha così commentato la sua elezione a sindaco di Riace: “È un’emozione indescrivibile – ha detto -. Per me è la quarta volta, ma questa è l’elezione più bella e importante perché proviene da una storia di sofferenza e di resistenza”.

Lucano era decaduto dalla carica di sindaco nel 2018 dopo il suo arresto nell’ambito dell’inchiesta condotta dalla Procura della Repubblica di Locri sui presunti illeciti nella gestione del sistema di accoglienza dei migranti nel centro della Locride. L’inchiesta aveva portato alla condanna di Lucano in primo grado a 13 anni e due mesi di reclusione, quasi il doppio rispetto a quella richiesta dalla Procura della Repubblica di Locri. La condanna era stata poi ridotta, in appello, ad un anno e mezzo, con pena sospesa.

“Gramsci – ha detto ancora Lucano – diceva che bisogna avere sempre il coraggio di continuare e di ricominciare. Ed io l’ho fatto”. Il ritorno di Lucano alla guida del Comune è stato festeggiato dai suoi sostenitori, che l’hanno acclamato a gran voce ed intonato “Bella ciao”. “La destra avanza in Europa – ha proseguito il neosindaco – ma la sinistra avanza da Riace. Dalla periferia dell’Italia è possibile fare partire una speranza per l’Europa e per il mondo. Ancora non so come mi dividerò tra gli impegni al Parlamento europeo e quelli di sindaco, ma per me sarà sicuramente facile e, soprattutto, non cambierà il mio rapporto con la politica vissuta. Io sono uno come tanti e credo di avere gli anticorpi giusti per non creare distanze con i cittadini. Riace ha avuto una storia e un’esperienza fantastica. Ha accolto persone in fuga dalle guerre e dalle miserie. È un’opera che non si vede perché immateriale, ma è questo il nostro biglietto da visita”.

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