A San Nicola Arcella il cinema continua a fondersi con la bellezza del paesaggio e ogni angolo del borgo diventa scenografia naturale, ogni tramonto un sipario perfetto. Prosegue la seconda edizione di Iconic Film Festival, progetto presentato nell’ambito dell’Avviso Festival 2025 – FCFC Regione Calabria, realizzato con il patrocinio e la collaborazione del Comune di San Nicola Arcella e della Pro Loco e la direzione artistica di Steve Della Casa.
Giada Falcone, direttrice organizzativa del festival, ha sottolineato come manifestazioni di questo tipo rappresentino un’opportunità preziosa non solo sul piano culturale, ma anche formativo. «Stiamo già lavorando in prospettiva realizzando collaborazioni con le produzioni locali che daranno vita a nuovi progetti in chiave formativa legati a Moema Academy», ha anticipato, confermando la volontà di creare continuità e crescita intorno all’esperienza dell’evento. La madrina del festival è l’attrice siciliana Donatella Finocchiaro che ha aperto la seconda giornata con il workshop “Scrittura con il corpo”. Un momento intenso e partecipato: «Recitare è terapeutico – ha detto – e questi laboratori sono l’occasione per entrare in contatto con le proprie emozioni, anche per chi non fa l’attore. Il corpo ha una voce tutta sua, bisogna solo imparare ad ascoltarla».
In serata, l’Area Belvedere si è riempita ancora una volta: è la magia del cinema all’aperto, quella che ti permette di guardare negli occhi i protagonisti, chi il cinema lo fa, davanti e dietro la macchina da presa. A condurre i talk, Massimo Proietto che ha guidato le interviste per scoprire non solo i professionisti ma anche le persone: emozioni, ispirazioni, progetti e sogni. A dare il via agli incontri è stato Steve Della Casa, direttore artistico del festival, tra le voci più autorevoli del panorama cinematografico italiano. «Ci sono luoghi che ti fanno apprezzare ancora di più l’arte, e il cinema in particolare», ha detto riferendosi a San Nicola Arcella. «I festival sono fondamentali perché il cinema è una risorsa culturale per il Paese. Pensate alla Fontana di Trevi: nel mondo chi la vede associa subito l’immagine a La dolce vita. E poi, solo nei festival si riesce davvero a coltivare il rapporto con il pubblico».
Tra i racconti dell’Area Belvedere, quello del regista Gianluca Ansanelli che ha condiviso un legame speciale con San Nicola Arcella. È proprio qui, infatti, che ha preso forma l’idea di Una fottuta bugia, uno dei film in programma. «Questo posto ha ispirato la scrittura del film, è nato tutto qui qualche anno fa – ha raccontato –. Abbiamo girato in luoghi incredibili, piccole perle che spesso nemmeno i calabresi conoscono. Il cinema può essere anche questo: un modo per esplorare e far conoscere il territorio». Sul palco sono saliti poi Pier Luigi Sposato e Mattia Leonardo De Blasi, produttore e regista del docufilm Il cammino – Viaggio in Calabria. «Un ragazzo che fa il rider a Milano, con sogni e ambizioni, ma si scontra con difficoltà tali da spingerlo a tornare nella sua terra è una storia che potrebbe appartenere a chiunque», ha raccontato De Blasi. Il ritorno diventa allora un viaggio emozionale e visivo nella Calabria più autentica. «Abbiamo così tanta bellezza che il vero problema è stato cosa lasciare fuori dalle riprese», ha aggiunto il regista. Sposato ha sottolineato invece il legame profondo con la sua terra: «Chi nasce in un luogo avrà sempre con esso un legame esoterico, non solo affettivo. È per questo che non ho mai girato altrove: nessun altro posto riesce a trasmettermi la stessa energia».
A chiudere la carrellata degli ospiti è stato Matteo Russo, giovane regista calabrese autore del docufilm Lux Santa. «È bello portare in giro il nostro lavoro, ma farlo in Calabria ha un valore speciale. È motivo di orgoglio far conoscere i nostri luoghi attraverso il cinema», ha raccontato. L’idea del progetto è nata durante il lockdown del 2020 insieme a Marco Gallo, coautore: «Ci siamo accorti che alcune tradizioni rischiavano di perdersi, come l’usanza delle piramidi di legno accese per Santa Lucia a Crotone». Il film è una storia di riscatto e speranza: «Abbiamo mostrato il lato opposto del degrado. Questi ragazzi, quelli del quartiere Fondo gesù, non vogliono ripetere gli errori dei loro genitori: vogliono esserci, gridarlo, cambiare». Per l’impegno nella promozione del territorio, Russo, De Blasi e Sposato hanno ricevuto un riconoscimento speciale: il premio realizzato dal maestro orafo Gerardo Sacco.
Prima della proiezione dei docufilm realizzati con il sostegno di Calabria Film Commission, a chiudere la serata è salita sul palco Chiara Barbera per portare il saluto di Andrea Incerto e raccontare l’essenza del cortometraggio “For The Blood is The Life” ispirato alla figura di Francis Marion Crawford. «È il primo prodotto realizzato interamente a San Nicola Arcella – ha spiegato – con persone del luogo, coinvolte in ogni fase. Perché San Nicola non è solo un posto: è un personaggio, un’anima, un battito».
Iconic Film Festival continua oggi, 25 luglio, con il workshop “La scrittura con la voce” condotto da Donatella Finocchiaro, un incontro con il maestro Gerardo Sacco nel salottino Iconic View e le interviste all’attrice Antonia Fotaras, prima della proiezione del film “Una fottuta bugia”. Dalle 22.30 si cambia atmosfera: a Palazzo Principe Lanza arriva l’evento speciale “Perpetua Sospensione” di Lino Strangis, installazione interattiva tra realtà virtuale e suono. Chiude il dj set con Mauro Mele. Il festival continua a raccontare il cinema, dentro e fuori dallo schermo, in uno dei luoghi più suggestivi della Calabria.