Il 16 maggio è la Giornata Mondiale della Celiachia, evento che si celebra in tutto il mondo per sensibilizzare le persone su questa patologia autoimmune, sempre più diffusa e che si inserisce nell’ambito della Settimana Nazionale della Celiachia, l’iniziativa promossa dall’Associazione Italiana Celiachia (AIC) insieme alle sue 21 sedi territoriali ancora in corso in tutta Italia. Nove giorni ricchi di appuntamenti dal 10 al 18 maggio con tante attività pensate per fare luce sulla celiachia e sull’importanza della dieta senza glutine, sfatando miti e false credenze ancora troppo diffuse. Giunta all’undicesima edizione, la Settimana Nazionale della Celiachia si conferma un appuntamento fondamentale per sensibilizzare l’opinione pubblica su una condizione che interessa oltre l’1% della popolazione italiana. Secondo le stime del Ministero della Salute, i celiaci in Italia sarebbero circa 600.000, ma quasi 400.000 persone non avrebbero ancora ricevuto una diagnosi.
La pizza gluten free di Luca Tudda per UniCal
Tra le attività proposte a Cosenza e provincia, in prima linea il pizzaiolo Luca Tudda, da sempre sensibile sull’argomento che da qualche anno ha studiato e sviluppato personalmente un impasto pizza senza glutine con l’obiettivo di garantire il gusto e la consistenza di una pizza normale anche miscelando farine diverse e prive di glutine.
“La pizza piace a tutti, è simbolo di convivialità, amicizia e rende felici. La pizza è e deve essere a mio avviso inclusiva, essere per tutti e di tutti. Ecco perché ho sviluppato e realizzato il mio impasto senza glutine, dando così la possibilità anche ai celiaci di mangiare una buona pizza artigianale, senza rinunciare al gusto“. Questa la filosofia di Luca Tudda che in questa Giornata Mondiale della Celiachia porta gratuitamente le sue basi pizza pronte senza glutine nelle mense Maisonnettes e Martensson dell’Università della Calabria a Rende. Tutti gli studenti, celiaci e non, potranno assaggiare la pizza gluten free a marchio Amonoglu, ideata e prodotta dallo stesso Tudda, che sottolinea: “Offrire la mia pizza senza glutine a tutti gli studenti di UniCal per me è un modo per sensibilizzare alla Celiachia, in modo particolare chi non è affetto da questa patologia, che assaggiando questa pizza non avvertirà grandi differenze e le strutture ristorative spesso carenti di proposte adeguate a menù con il rischio di contaminazioni e di non rispetto delle regole“.
Com’è la pizza di LucaTudda
Luca Tudda, pizzaiolo titolare di ‘Ammasciata pizzeria a San Marco Argentano (Cs) è conosciuto sul territorio per la sua pizza napoletana verace e con la sua attenzione e sensibilità ha iniziato un percorso importante nel settore del senza glutine, che ancora dal punto di vista artigianale e nel settore pizzeria va ancora a rilento.
Ma com’è la pizza pensata da Luca Tudda? Si tratta di una pizza del tutto simile alla classica pizza tonda, con un diametro di circa 31-33cm, alveolata e soffice, al contrario delle basi gluten free note per essere troppe secche, adatta anche agli intolleranti al lattosio e ai vegani. Confezionata con apposita teglietta in alluminio per una cottura dedicata senza contaminazioni. Una pizza per tutti, perché essere celiaci non significa rinunciare al gusto, proprio come ci tiene a rimarcare Tudda.
Alcuni dati sulla celiachia in Italia
Secondo la Relazione annuale al Parlamento sulla celiachia (riferita all’anno 2023) pubblicata lo scorso marzo dal Ministero della salute si conferma il trend in crescita delle diagnosi e si riconosce la celiachia come malattia cronica per le sue proporzioni e una malattia sociale per l’impatto che ha sulla vita quotidiana. Sempre secondo i dati contenuti nella relazione, al 31 dicembre 2023 le persone con malattia celiachia in Italia sono 265.102. Considerando che la prevalenza stimata è dell’1% della popolazione generale, potrebbero esserci 400mila casi di celiachia non diagnosticata. La prevalenza della celiachia è nettamente maggiore nel sesso femminile, le donne celiache sono infatti circa il doppio rispetto ai maschi.
Nel 2023, l’Italia ha fatto un passo importante verso la diagnosi precoce, diventando il primo Paese al mondo a introdurre uno screening nazionale per il diabete di tipo 1 (DT1) e la celiachia nella popolazione pediatrica. Il progetto pilota, attualmente in corso, coinvolge bambini di quattro regioni italiane e mira a individuare i soggetti a rischio di celiachia attraverso test sierologici.