Progetto Incas, nella sede Anci nazionale a Roma, si è tenuto un incontro per fare il punto a sei mesi dal suo avvio. Un lavoro importante, patrocinato dal Ministero delle Politiche Sociali e del Lavoro e incentrato sul contrasto allo sfruttamento lavorativo in agricoltura, frutto di una tessitura condivisa che ha permesso di fare una mappatura degli insediamenti formali e informali dei cittadini stranieri impiegati in ambito agricolo e di armonizzare le progettazioni nazionali sulla tematica. Anci, attraverso la sua fondazione Cittalia e al progetto InCas, ha fornito un supporto agli Enti locali al fine di sviluppare piani locali multisettoriali, cioè piani di azione locali come concreto strumento di attuazione a livello territoriale del piano triennale di contrasto allo sfruttamento lavorativo in agricoltura e di tutte le politiche messe in essere per l’accoglienza e l’inclusione.
Presenti a Roma i sindaci dei dieci Comuni selezionati in tutta Italia per questa nuovo approccio programmatico (Rovigo, Porto Recanati, S. Severo, Siracusa, Albenga, Salluzzo, Lavello, Castelvolturno), tra i quali rientra appunto il Comune di Corigliano-Rossano – rappresentato dall’assessore alle Politiche Sociali, Alessia Alboresi.
«Ringrazio i Comuni che sono intervenuti oggi a Roma per fare il punto sul progetto Incas a sei mesi dal suo avvio. Dobbiamo costruire un perimetro condiviso con regole del gioco chiare. Il Pnrr prevede risorse specifiche, si tratta ora di investire e procedere insieme. Ma devono essere i sindaci, che conoscono il territorio, a dire quali sono le priorità e le questioni su cui è necessario spendere le risorse». È quanto ha sottolineato il delegato dell’Anci all’immigrazione e sindaco di Prato, Matteo Biffoni nel corso dell’incontro.
«Un importante momento di confronto, in cui ho potuto mettere in luce quanto già fatto soprattutto in tema di inclusione e accoglienza nel nostro comune- ha commentato l’assessore Alessia Alboresi – raccontando il nostro territorio e la nostra realtà agricola, fatta di piccole aziende ma anche di organizzazioni complesse e moderne. Ho inoltre rimarcato l’esigenza di una gestione delle risorse più snella dal punto di vista della programmazione che possa servire agli enti per le situazioni emergenziali e infine, vista le nuove esigenze del mercato, la possibilità di insistere anche su una formazione che abbia il duplice scopo di rendere stanziali i lavoratori e di professionalizzare il settore».
«Il confronto e il dialogo continuo, favoriti dal progetto e dagli incontri sono utili strumento per evidenziare le necessità e le esigenze dei diversi territori, tra cui il nostro – ha commentato il sindaco Flavio Stasi – per realizzare misure e progetti strutturati sulle specifiche esigenze di ognuno in modo da renderlo adattabile a diversi contesti locali»