“Passata l’inutilmente anticipata campagna elettorale – che molti, forse troppi, hanno considerato più una scadenza amministrativa per gestire paesi, quartieri e città che una vera occasione politica per eleggere un’Assemblea legislativa – si torna finalmente, almeno tra la pubblica opinione e la stampa, ai problemi reali dei calabresi. A cominciare dalla sanità, con il ritorno sulla stampa della ormai “vexata quaestio” dell’ospedale di Catanzaro”.
È quanto affermano il consigliere regionale Enzo Bruno e Lino Puzzonia, già direttore sanitario dell’Azienda Ospedaliera “Pugliese Ciaccio”.
“Un tema – quello della sanità – sul quale, purtroppo, si stanno già muovendo i soliti “affaristi del cemento”. Il Presidente della Giunta regionale sembra voler provocare il Sindaco della città, e ad entrambi vogliamo sottoporre alcune considerazioni di merito. È necessario conoscere con esattezza le risorse economiche e finanziarie disponibili, per evitare annunci e progetti privi di copertura. L’AOU di Catanzaro, apice della rete ospedaliera regionale, non necessita di nuovi interventi edilizi, se non per marginali integrazioni e ristrutturazioni. Il patrimonio strutturale esistente tra Germaneto e Viale Pio X è ampiamente sufficiente per un moderno ospedale di grandi dimensioni”, scrivono ancora Bruno e Puzzonia.
“Nel XXI secolo un grande ospedale non si costruisce con cemento e mattoni, ma con tecnologia e professionalità. Tutte le risorse disponibili – e quelle che ancora si possono reperire – devono essere destinate a informatica, digitalizzazione, robotica, intelligenza artificiale e accoglienza alberghiera. Solo così si possono attrarre e valorizzare le professionalità migliori e offrire formazione qualificata alle nuove generazioni di medici e operatori, che vanno anche incentivati economicamente.
È urgente una vera integrazione organizzativa e strutturale dell’Azienda, superando la storica separazione tra area ospedaliera e area universitaria, che continua a frenare efficienza e crescita”, si legge ancora nella nota.
“Serve un secondo Pronto soccorso per Catanzaro, e le modalità di finanziamento possono essere diverse: non è necessario farne il pretesto per l’avvio di un nuovo ospedale a Germaneto, come va sostenendo il presidente Occhiuto, che finora non ha riservato alla sanità catanzarese l’attenzione e la considerazione che merita per la storia, la tradizione e le professionalità che questa esprime da decenni. Su questo terreno – concludono Lino Puzzonia, già direttore sanitario dell’Azienda Ospedaliera Pugliese Ciaccio, e Enzo Bruno, consigliere regionale della Calabria – deve aprirsi un confronto pubblico e trasparente, fra tutte le forze interessate, tra i cittadini e nelle assemblee rappresentative. Il tempo di usare la sanità come terreno demagogico di mediazione del consenso è davvero finito. Da oggi non daremo tregua agli immobilismi, ai rinvii e alle ambiguità”.
Sanità calabrese, Bruno e Puzzonia: “Basta rinvii e ambiguità, Catanzaro merita attenzione e rispetto”
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