<< Non ho alcuna remora nell’affermare che i contenuti della programmazione di Agenda Urbana 2021/2027 costituiscono per Catanzaro un fatto senza precedenti. Si punta cioè a dare alla città, un tempo prevalentemente impiegatizia e oggi in crisi di identità, un volto e un ruolo nuovi e ben definiti, attraverso una strategia di intervento coerente, poggiata sui contenuti e non più sui soli contenitori. Soprattutto, lo si fa potendo contare su un cospicuo volume di risorse grazie alle quali usciremo finalmente dalla logica delle iniziative singole, pregevoli quanto si vuole ma non ancorate a una visione di medio lungo termine >>.
Sono parole di Vincenzo Costantino, assessore al Turismo, Marketing territoriale, Politiche giovanili, Transizione digitale, nella giunta guidata dal sindaco Nicola Fiorita.
<< Sentiremo parlare ancora e tanto dello slogan “Catanzaro, dove tutto si incontra” – aggiunge Costantino – e se ne comprenderà meglio il senso guardando all’insieme di iniziative che realizzeremo nei diversi ambiti, a cominciare dal turismo. Quello classico, mordi e fuggi, massivo, che tanti problemi sta creando alle città italiane ed europee, è un modello che non solo non ci appartiene storicamente ma neppure ci sogneremmo mai di importare. Nel nostro immaginario, Catanzaro dovrà essere una città che accoglie, come ha sempre fatto e nella quale, in più, chi vi arriva dovrà poter assaporare il buon vivere, in un contesto fatto di servizi, opportunità, scambio, beni culturali e ambientali valorizzati e messi in rete con intelligenza. Non solo turisti, visitatori, quindi, ma anche abitanti più o meno temporanei di una città che vuole declinare in maniera del tutto nuova il concetto antico, conosciuto e praticato di accoglienza. È questa la vera sostanza dell’idea di “Catanzaro, dove tutto si incontra” e si spiegano così i quindici marcatori identitari per eccellenza che abbiamo inserito nel nostro progetto di city branding a simboleggiare gli incroci tra mare e montagna, tradizione e innovazione, passato e futuro.
È in questa visione di insieme – continua Costantino – che vanno collocate ad esempio scelte come quelle che abbiamo fatto in tema di coworking, che nella nostra idea non è solo lo spazio fisico ma una comunità di persone, giovani, meno giovani, professionisti, che condividono valori e motivazioni nello scambio di idee e competenze. Una comunità verso la quale la città si mette a disposizione e mette a disposizione il proprio patrimonio di storia, cultura, tradizioni, e dunque non solo gli strumenti classici dell’accoglienza, dall’albergo al B&B. In altre parole, noi puntiamo a costruire un’offerta complessiva della città, che tenga insieme le singole e diverse offerte, per dare l’opportunità di un’esperienza globale, che probabilmente non si deciderebbe di fare se si trattasse di muoversi in virtù di un unico stimolo. Agenda Urbana costituisce quindi lo strumento per dare spinta e forza a questa nostra scelta, che è scelta politica concreta, fatta di idee e delle risorse necessarie a realizzarle.
È in quest’ottica che abbiamo deciso di investire anche sulla Destination Management Organization dell’Istmo. La DMO è un organismo pubblico-privato attraverso il quale tutti gli attori della filiera turistica collaborano per rafforzare l’offerta e accrescere l’attrattività di un territorio. Catanzaro, dunque, al centro di questa peculiarità assoluta che è appunto l’istmo, il punto più stretto d’Italia, e che da città arroccata diventa città che si apre, in dialogo costante con il resto del suo hinterland, per dare vita a un insieme di identità locali che, conservando ciascuna la sua autonomia, appaiano agli occhi del potenziale visitatore come un’unica, appetibile meta. Un’occasione per vivere non la singola esperienza di questo o di quel luogo in particolare ma un’esperienza complessiva di Calabria. Le potenzialità di una simile operazione, in termini di benefici per l’economia del turismo, sono davvero enormi e non c’è chi non possa comprenderlo facilmente.
Certo – conclude Costantino – siamo ben consapevoli che alcuni ragionamenti fatti fin qui possano apparire come già sentiti. Ma la verità è che nessuno fino ad oggi è riuscito a passare dalle belle parole ai fatti. Ciò che è stato un bel sogno a lungo coltivato è rimasto tale per generazioni. Chi viene da fuori continua a chiedersi e a chiederci com’è che viviamo su una miniera d’oro senza averne la consapevolezza. Ebbene noi vogliamo provare a rompere questo circolo vizioso, certi di avere tutti gli strumenti necessari per farlo >>.