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Catanzaro, Carpino: “Amministrazione impegnata nella tutela dell’area delle Dune di Giovino”

“L’area delle Dune di Giovino, posta da tempo all’attenzione dell’Amministrazione Comunale di Catanzaro, si propone oggi come laboratorio privilegiato di possibili esperienze di gestione sostenibile dei beni ambientali in Calabria. Coniugare fruizione e conservazione non è affatto facile, al di là di ogni semplicistica declinazione mediatica. Quello che senza dubbio appare imprescindibile è certamente una approfondita conoscenza dell’entità e qualità delle risorse naturali presenti, come pure una chiara consapevolezza delle eventuali minacce esistenti. L’interesse verso questa importante area è stato evidenziato anche attraverso la proposta di conversione in Riserva Naturale Regionale, per volontà del consigliere regionale Ernesto Alecci. La pista ciclabile che vede il suo sviluppo lungo il litorale della città, in corso di realizzazione, in parte nel perimetro della futura riserva, ha come obiettivo la fruibilità in sicurezza, per la maggiore tutela dell’area anche attraverso la delimitazione delle zone dove si è naturalmente sviluppato il sistema dunale, garantendo l’accesso ai diversamente abili ed inibendo totalmente l’ingresso ai mezzi di locomozione a motore.
La ferma volontà dell’amministrazione Fiorita di preservare il bene naturale costituito dalle Dune di Giovino e aree contermini, salvaguardando contestualmente le opportunità di fruizione da parte di cittadini e turisti, è oggi ancora più chiaro vista l’iniziativa della Giunta che ha formalizzato la concessione all’ateneo reggino dell’autorizzazione a studiare l’area di Giovino dal punto di vista floristico-vegetazionale. La ricerca proposta dal docente Giovanni Enrico Agosteo, direttore del Dipartimento di Agraria dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria, e da me fortemente caldeggiata – da inquadrare nell’ambito di una leale e trasparente collaborazione interistituzionale – si protrarrà per un intero quinquennio. Nel corso del primo anno, l’indagine avrà la prioritaria finalità di acquisire informazioni scientifiche circa la reale consistenza e qualità del patrimonio floristico dell’area, ma anche censire le principali minacce alla conservazione della biodiversità locale. Nel corso degli anni successivi, lo studio sul campo dovrà valutare l’entità di eventuali alterazioni prodotte da infrastrutture  e persistenti attività antropiche. L’ultimo, caratterizzante obiettivo del lavoro di ricerca che prende avvio con questo ambizioso atto amministrativo, è consentire agli esperti botanici del Dipartimento di Agraria di Reggio Calabria di formulare, sulla scorta di rigorose basi scientifiche, proposte gestionali coerenti col duplice obiettivo di conservazione e fruizione, ma anche promuovere una progettualità innovativa che vada nella direzione dell’auspicata ottimizzazione delle condizioni di naturalità del sito, a beneficio delle generazioni future.
Gli esperti che il Dipartimento di Agraria chiamerà in causa per condurre questa indagine scientifica sono il decano dei botanici reggini, Giovanni Spampinato ordinario di Geobotanica Forestale, Carmelo Maria Musarella associato di Biologia Vegetale, ed il catanzarese Giuseppe Caruso, docente a contratto di Botanica Forestale presso il medesimo ateneo. Insomma, pare proprio che il futuro di Giovino sia in buone mani”.

Lo afferma in una nota il consigliere comunale Alberto Carpino (Cambiavento).

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