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Ponte Stretto, Occhiuto: “Con Salvini sempre d’accordo”

“Appena mi sono insediato ho trovato un miliardo di risorse Fsc non spese dai miei predecessori, un miliardo di risorse Por accantonati dai miei predecessori. Ora tutti quanti si lamentano delle destinazioni del Fsc, sono gli stessi che hanno avuto responsabilita’ di governo negli anni passati quando queste risorse non le spendevano. Non e’ vero che non c’era accordo con il ministro Salvini: da mesi sia io che il mio collega della Regione siciliana Schifani avevamo dichiarato la disponibilita’ di contribuire in minima parte alla realizzazione del Ponte in ragione del fatto che il Ponte costa al massimo 5 miliardi, gli altri investimenti fino ad arrivare a 15 miliardi riguardano tutte le opere accessorie, compresi gli accessi, svincoli, rampe e collegamenti ferroviarie. Tutte cose che si faranno in Calabria”.

Lo ha detto il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, in un punto stampa nella sede della Giunta a Catanzaro per lo scambio di auguri con i giornalisti.

“Il Ponte – ha aggiunto Occhiuto – e’ attrattore di altri investimenti: se non ci fosse stato il Ponte non avrei avuto i 3 miliardi della Statale 106 e non subito cantierabili, la possibilita’ di bandire subito i miliardi per l’elettrificazione della ferrovia ionica, per il rifacimento del tratto della A2. Quindi il Ponte – ha proseguito il presidente della Regione Calabria – gia’ sta svolgendo, prima ancora di essere edificato, la sua funzione attrattiva. Ho detto a Salvini che non puo’ essere una cattedrale del deserto, il Ponte deve servire a completare l’infrastrutturazione della Calabria e della Sicilia”.

Secondo Occhiuto “dire no al Ponte significa dire no al progresso. E’ la stessa posizione che decenni fa avevano quelli che dicevano no all’autostrada: dicevano ‘Mancano le strade e pensano all’autostrada’. Poi fatta l’A3 sono arrivate le strade. Cosi’ sara’ per il Ponte. Anche i 330 milioni rapportati ai 13 miliardi valgono il 2 per cento, ma rappresentano una leva di moltiplicazione”.

“Il ponte sullo Stretto è un grande attrattore di altri investimenti e se non ci fosse stato questo argomento io non avrei avuto i tre miliardi per la statale 106 e non li avrei resi subito cantierabili, non avrei avuto la possibilità di far bandire subito i lavori per l’elettrificazione della ferrovia ionicae non avrei avuto le risorse per il rifacimento del tratto della A2 che deve essere rifatto. Quindi il ponte sta già svolgendo oggi prima che sia edificato una funzione di attrattore di investimenti”.

“Non è vero che non c’era accordo con il ministro Salvini. Da mesi – ha aggiunto Occhiuto – sia io che il mio collega della Regione Siciliana avevamo dichiarato la disponibilità di contribuire in minima parte alla realizzazione del ponte in ragione del fatto che il ponte costa 3,4, 5 miliardi al massimo e gli altri investimenti fino ad arrivare a 13 miliardi servono per le opere di completamento come svincoli autostradali,opere che ci faranno anche il Calabria. Dire no al ponte, secondo me, significa dire no al progresso. E’ come assumere la posizione che tanti avevano alcuni decenni fa quando per esempio si opponevano all’autostrada proprio con questi argomenti. Dicevano: mancano le strade e questi sono matti fanno l’autostrada. Poi, siccome stata realizzata l’autostrada sono state fatte anche le strade. Così sarà per il ponte in Calabria. E così è già oggi prima del ponte perché senza questi e senza questo argomento noi tante risorse non le avremmo avute. Quindi anche le risorse che la Calabria decide di investire sul ponte: 300 milioni rapportati a 13 miliardi sono il 2%, il 3% anche queste risorse sono un investimento perché hanno avuto una leva in termini di moltiplicazione molto superiore alla dimensione del finanziamento della Calabria”.

“Appena mi sono insediato – ha detto ancora Occhiuto – ho trovato un miliardo di risorse Fsc non spese e un altro miliardo di risorse Por non spese dai miei predecessori. Ora tutti si lamentano ma sono gli stessi che hanno avuto responsabilità di governo negli anni passati quando queste risorse non venivano spese. Anche l’alta velocità ferroviaria la chiede al governo, la chiede alla regione, la chiede l’opposizione, la vuole fare Ferrovie dello Stato ma l’alta velocità ferroviaria per collegare una regione di 1.800.000 abitanti è una cosa, l’alta velocità ferroviaria per collegare 6 o 7 milioni di italiani è tutta un’altra cosa. Diventa cioè un progetto anche economicamente più sostenibile. Dire che il ponte poi determini dei disagi sul territorio è assolutamente normale perché ogni grande infrastruttura determina dei disagi”.

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