“A volte bisogna rischiar, fare altre cose. Occorre rinunziare ad alcune garanzie perché sono anche delle condizioni” - Tiziano Terzani
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Naufragio migranti a Cutro, Occhiuto: “Rafforzare strumenti e misure per soccorso in mare. Spero in una presa di coscienza dell’Europa”

“In Calabria i migranti li vediamo sbarcare quotidianamente, e li soccorriamo, evitando di considerarli un problema. Tante volte si tratta di bambini e di donne che scappano da Paesi in guerra e che cercano una vita migliore. Le vittime di questa sciagura hanno pagato migliaia di euro per inseguire un sogno che, purtroppo, li ha condotti alla morte”. Lo ha affermato il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, intervenendo ad “Agorà”, su Rai 3, in merito al naufragio di Steccato di Cutro.

“L’imbarcazione, lo ha detto il ministro Piantedosi, che ringrazio per essere subito venuto in Calabria, è stata segnalata da Frontex intorno alle 22.30 di sabato sera. Era partita una motovedetta della Guardia di Finanza, ma è dovuta rientrare in porto a causa del mare forza 7, una condizione di oggettiva difficoltà”.

“Questo però ci dice che vanno rafforzati gli strumenti e le misure per il soccorso dei migranti. Nel 2023 l’Europa e i Paesi coinvolti da questi fenomeni devono essere in grado di effettuare, in ogni condizione, salvataggi in mare”, ha concluso il governatore.

“Voglio leggerle con speranza, le voglio leggere con l’auspicio che ci sia una rinnovata presa di coscienza dell’Europa intorno a questo problema. L’Europa purtroppo è stata spesso l’Europa degli egoismi nazionali e non ha considerato che le frontiere non possono essere abbandonate a sé stesse”. Lo ha detto Roberto Occhiuto, presidente della Regione Calabria, intervenuto ad Agorà Rai Tre, rispondendo alla domanda se si senta confortato dalle parole delle istituzioni europee dopo la tragedia di Steccato di Cutro.

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