“Quando riusciamo a giocare in questa maniera, con attenzione e determinazione, siamo questa squadra”. Giulio Cadeo, allenatore della Redel Reggio Calabria, non nasconde la soddisfazione dopo la schiacciante vittoria contro la capolista Virtus Ragusa (96-65), ma tiene i piedi per terra.
“Le avvisaglie si erano viste a Corato e oggi (ieri, nda) abbiamo continuato. Ci eravamo detti che Corato non doveva rimanere un episodio isolato. I ragazzi sono stati bravissimi: l’attenzione e la concentrazione ci sono state per tutta la partita, e questa è la cosa più importante”.
Sull’equilibrio del roster, specialmente con l’arrivo di Marco Laganà, Cadeo è chiaro.
“Quando si hanno giocatori di un certo livello che capiscono il basket, possono giocare anche cinque guardie. Marco si è inserito subito perché la qualità dei ragazzi che ci sono è alta. La pallacanestro è una: non serve stare insieme tanto tempo per capirsi, questa è la nostra fortuna”.
Il tecnico placa però ogni facile entusiasmo.
“Se poi non sei umile, non lotti, non ti butti sui palloni, tutto questo viene vanificato. Le scelte non dipendono da chi può stare in campo, ma dalla squadra avversaria, dai suoi punti deboli”.
Cadeo evidenzia come il cambiamento non sia tattico ma mentale.
“Dall’inizio non abbiamo cambiato niente. La squadra che faceva fatica a difendere e attaccare sta giocando con gli stessi giochi, ma adesso sembriamo totalmente un’altra squadra. La differenza è la qualità e la voglia di fare le cose insieme”.
Il mantra per la stagione rimane chiaro.
“Non si può sottovalutare nessuno. A Matera dovremo mantenere lo stesso approccio: umiltà, sacrificio e voglia di giocare insieme”.
