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A Vibo Valentia la presentazione del libro “Le Rondini di Moccone – memorie di un’infanzia in Calabria”

La libreria “Cuori d’inchiostro”, presente a Vibo Valentia in Corso Vittorio Emanuele III, è pronta per dare spazio ad un nuovo libro.
A tal proposito, per il pomeriggio di giovedì 26 maggio, si svolgerà la presentazione del libro intitolato “Le Rondini di Moccone – memorie di un’infanzia in Calabria”, scritto da Gino Sinatra e pubblicato e diffuso dalla casa editrice “Overview Editore”
Ambientato nella Calabria degli anni trenta, il libro sarà presentato da Maria e Anna Rigano, figlie dello scrittore Gino Sinatra.
In particolare, durante l’incontro, Anna Rigano leggerà alcuni estratti che sono contenuti nel libro del padre.
La presentazione del libro avrà inizio alle ore 18:30 e si svolgerà nel pieno rispetto delle normative attuali per la prevenzione del Covid-19.

Inoltre, a conclusione della presentazione, tutti i presenti potranno fare delle domande a Maria e Anna Rigano.

Qui in basso troverete una descrizione dell’opera letteraria “Le Rondini di Moccone – memorie di un’infanzia in Calabria”.

Nato nel 1925 a Corigliano Calabro, spostatosi poi definitivamente a Belluno dove ha vissuto dagli anni ’50 fino al 1992, Gino Sinatra ritrae con il proprio diario la vita quotidiana negli anni dell’infanzia e della prima giovinezza, arrivando fino al Natale del 1942. In un turbinio di vicende familiari e di vicini di casa, di vetturini e di ferrovieri, di compagni di scuola e di maestri, l’autore ci conduce alla scoperta di squarci di vita intima e sociale, tra descrizioni di giochi di strada, sfilate di balilla, preparazione di dolci tradizionali, amori e turbamenti giovanili: attimi di quotidianità recuperati dalla ragnatela dei ricordi e fissati sulla pagina con piglio neorealista. Psicoanalitico nel descrivere emozioni, angosce e turbamenti, affettuoso e sognante nel ricordare momenti di dolcezza e di pace interiore, Gino si alza in volo scivolando sopra gli alberi della Sila per poi ritornare in picchiata verso terra quando, spietato e tagliente, castiga con ironia vizi e debolezze, meschinità e ipocrisie nei caratteri e nella società ma anche, impietosamente, in sé stesso.

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