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“Oncologia di Genere: stato dell’arte nella prevenzione e nuove prospettive diagnostiche e terapeutiche”: il corso a Reggio Calabria

“Oncologia di Genere: stato dell’arte nella prevenzione e nuove prospettive diagnostiche e terapeutiche”. E’ questo il tema del Corso svoltosi nell’Auditorium dell’Ordine dei Medici di Reggio Calabria.  Organizzato dall’AIDM (Associazione Italiana Donne Medico) in collaborazione con la Commissione Pari Opportunità, volontariato e Medicina di genere dell’Ordine dei Medici di Reggio Calabria, è proprio la dottoressa Anna Rosaria Federico, presidente della sezione reggina dell’Associazione italiana Donne Medico, a spiegare gli obiettivi dell’incontro.

“Il corso si propone di promuovere un miglioramento complessivo dei percorsi clinico assistenziali, riabilitativi e dei profili di assistenza e di cura in oncologia focalizzati, soprattutto, sulla prevenzione. I contenuti riguardano sia la prevenzione primaria, mediante interventi destinati ad ostacolare l’insorgenza della malattia, combattendone le cause e i fattori predisponenti, sia la prevenzione secondaria per una diagnosi precoce di malattie già presenti sottolineando la necessità di intensificare gli screening in modo da individuare la malattia quando è più facilmente curabile. Destinatari sono tutti i professionisti nell’ambito della salute, protagonisti di tutto il percorso assistenziale”.

“Dopo tre, quattro mesi di sospensione dovuta al rinnovo delle cariche ordinistiche che ha bloccato tutte le attività formative abbiamo ripreso ad organizzare sistematicamente convegni su varie tematiche mediche – ha dichiarato il presidente dell’Ordine Pasquale Veneziano -. Giusto la settimana scorsa, abbiamo iniziato un corso d’aggiornamento sull’intelligenza artificiale che si articolerà in più giornate in collaborazione con i docenti dell’Università Mediterranea e oggi, con questo corso sulla medicina di genere si parlerà di prevenzione, diagnostica e terapia in ambito oncologico sulla base delle differenze di genere intese non solo come differenza di sesso, ma anche comprensiva delle differenze etniche, psichiche, sociali  dei due sessi. La Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici presta grande attenzione alla Medicina di Genere tanto è vero che presto organizzeremo sul tema, lo dico in anteprima, un congresso nazionale proprio a Reggio che si svolgerà i primi giorni di Ottobre, cui saranno presenti molti componenti dell’esecutivo della Fnomceo”.

Per la dottoressa Manuela Priolo, direttore UOC di Genetica medica dell’Ospedale Cardarelli di Napoli  “si tratta di un corso molto importante, non solo per le donne, ma in generale per la Medicina perché l’oncologia di genere, sia maschile che femminile, è sempre sottovalutata, si tende a generalizzare le condizioni indipendentemente dal sesso. Sensibilizzare i medici e la popolazione su questo argomento è davvero una grande impresa”.

Per la professoressa Carmela Morace che lavora in Medicina Interna all’Università di Messina in qualità di ricercatore universitario, l’evento di oggi “è davvero importante perché impatta di molto sull’oncologia e, soprattutto, su quella di genere. E’ importante individuare anche delle differenze non soltanto che impattano sulla incidenze, ma sulla gestione delle patologie oncologiche in particolare correlate al sesso e al genere. Quindi, la divulgazione di notizie relative a come il sesso geneticamente determinato nonché le abitudini di vita, gli aspetti socio-culturali impattino anche sulla incidenza dei tumori, ma anche sulla risposta a terapie, sui tassi di mortalità, di sopravvivenza è sicuramente di fondamentale importanza al fine di attuare quei meccanismi di screening e prevenzione che sono fondamentali oggi per ridurre l’impatto epidemiologico e la mortalità per neoplasie”.

Agata Mollica, presidente dell’Ordine dei medici ed odontoiatri della provincia di Cosenza e consigliera nazionale dell’ADM (Associazione italiana Donne Medico) afferma: “Sono qui per complimentarmi con la dottoressa Federico e tutto il direttivo di ADM di Reggio Calabria per l’importante evento che è stato organizzato intorno alla tematica dell’oncologia di genere. Sicuramente, noi donne dell’AIDM siamo impegnate in una mission importante che è quella di diffondere la cultura della medicina di genere, di avviare una sorta di percorso di approfondimento su queste tematiche, oggi in particolare dell’oncologia di genere. Ed è bellissimo il punto di vista che è stato tracciato, già si evince dal titolo dell’evento. Lo stato dell’arte che sicuramente fotografa la condizione del momento, ma è un’espressione di quello che sarà nei percorsi di ricerca e delle innovazioni nell’ambito della diagnostica e terapia. La tematica dell’Oncologia di genere è stata affrontata un po’ per tutti gli apparati e questa è una cosa di grande rilevanza. Per noi donne AIDM vivere questi momenti è un’occasione di relazione, confronto, conoscenza perché è fondamentale essere unite in tale percorso e la presidente nazionale ci dà quotidianamente grandi input”.

Nel corso dell’incontro hanno relazionato: le dottoresse Carmela MoraceCarmela FalconeManuela PrioloAgnese MolloBruna Miserrafiti, Tindarita TodaroCaterina Romeo e i dottori Stefano PalombaSandro Giuffrida.

A moderare i vari interventi i dottori Filippo Bova, Grazia Calabrese, Anna Rosaria Federico, Pietro Cozzupoli, Annamaria Rosato, Antonia Barresi, Anna Maria Danaro, Elena Adornato, Domenica Germanò.   

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