Con una riunione tenutasi nella sala consiliare è iniziata la fase del confronto pubblico che l’amministrazione comunale di Taurianova ha scelto di aprire per la candidatura a Capitale Italiana del Libro.
L’incontro, a 10 giorni dalla audizione da remoto che gli amministratori terranno di fronte alla Commissione ministeriale, ha registrato la vasta partecipazione dei rappresentanti delle associazioni e delle scuole cittadine, ma anche di librai, editori e scrittori, nonché di operatori culturali e sindaci della Piana di Gioia Tauro. Il dialogo a più voci è stato introdotto dall’assessore alla Cultura, Maria Fedele, che, dopo aver illustrato il progetto “La Città della Cultura” – predisposto direttamente dal personale del Comune – ha sottolineato l’importanza del Patto per la lettura, già sottoscritto da 12 soggetti pubblici non solo taurianovesi, numero destinato a crescere considerevolmente vista l’entusiastica disponibilità delle associazioni della Città metropolitana riscontrata in vista dell’audizione del 31 gennaio.
Dopo l’assessore, hanno preso la parola Annamaria Fazari – presidente della Consulta rappresentativa di 20 associazioni cittadine – il sindaco di Terranova Sappo Minulio, Ettore Tigani, l’ex parlamentare e componente della commissione bicamerale antimafia Angela Napoli, Assunta Carrà Ciappina della Scuola superiore di Psicologia applicata Sergi di Palmi, la giornalista Nadia Macrì e Nicodemo Misiti scrittore e docente di Melicucco. Quesiti sulle tappe che ora la città ha davanti, dichiarazioni di sostegno e disponibilità al gioco di squadra sono venuti da tutti gli interventi.
«La candidatura – ha detto Fazari – è il riconoscimento di un lavoro comune fatto in questi anni», mentre Napoli – intervenuta a nome dell’associazione Risveglio Ideale – ha detto «stiamo vivendo un sogno che ha tutte le basi per poter diventare realtà», con Tigani che ha definito «la candidatura un successo per tutto il territorio», Misiti che ha parlato «di rivoluzione culturale possibile grazie ai libri», Macrì che ha chiesto ragguagli sugli aderenti al Patto e Carrà Ciappina che ha testimoniato la volontà dell’amministrazione di andare oltre i confini comunali.
L’assessore comunale alla Pubblica Istruzione, Angela Crea, oltre a sottolineare l’importanza del coinvolgimento delle scuole, ha ricordato come quello in corso sia anche l’anno di avvio del Concorso letterario nazionale Gian Francesco Gemelli Careri – a 300 anni dalla morte del leggendario viaggiatore taurianovese – con cui l’amministrazione comunale intende confermare la sua capacità di concepire e gestire grandi eventi culturali che hanno un respiro che va oltre il contesto locale.
«La città sente di avere le carte in regola per aspirare al titolo – ha detto l’assessore Fedele – a partire da quello che ha già dimostrato di saper fare in termini di servizi offerti, mi riferisco agli eventi culturali diventati tradizione e alla messa in ordine di una biblioteca monumentale nella quale sono finalmente ordinati e catalogati i testi del fondo Renda, ma soprattutto siamo compiaciuti per il fatto che Taurianova si è messa in questi giorni nelle condizione di vivere questa candidatura come un grande ed entusiasmante moltiplicatore di interesse collettivo e comprensoriale intorno al libro e alla cultura».
Illustrazione, coinvolgimento e sentimento sono quindi divenute le tre direttrici dell’incontro che, concluso dal sindaco Roy Biasi, anticipa una serie di confronti operativi che gli amministratori avranno nei prossimi giorni per preparare al meglio un’audizione per la quale sentono di aver ricevuto un mandato pieno dai sottoscrittori di un progetto che in queste ore sta incassando importanti sostegni anche fuori regione.
«Quello di Taurianova – ha sintetizzato il primo cittadino – è un progetto a costo zero, preparato con risorse interne da un Municipio che ha saputo offrire manifestazioni culturali anche durante la pandemia, dimostrando cioè quella straordinaria voglia di resistenza che hanno gli amministratori e il personale comunale, che ci torna utile nell’ultimo miglio che ci attende prima della decisione della Commissione, a cui parleremo a cuore aperto di una candidatura che noi intendiamo allargare a tutta la Calabria. Taurianova ci sta riuscendo già da qualche anno a scrollarsi di dosso il marchio nazionale infamante che la storia violenta degli anni ’90 gli ha cucito addosso e noi, attraverso il titolo di Capitale del Libro 2024, vogliamo condurre ad un livello più alto quel senso di rinascimento civile che le nostre iniziative hanno creato, per fare ancora meglio da sprone soprattutto per le giovani generazioni affinché vivano riscattandosi attraverso la cultura, vero antidoto contro ogni forma di violenza e povertà educativa».