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“Il parco fluviale del Cardone: nuove forme di paesaggio a sud dell’area urbana”: la discussione venerdì 12 aprile nella sala consiliare di località Trenta

Il parco fluviale del Cardone: nuove forme di paesaggio a sud dell’area urbana. È il titolo del convegno che si terrà venerdì 12 aprile alle 17 presso la sala del Consiglio comunale di località Trenta. L’evento, patrocinato dal Comune di Casali del Manco, dall’Associazione Parco fluviale Cardone Ets, dal Comune e dalla Provincia di Cosenza, costituirà l’occasione per discutere delle potenzialità dell’area, in ottica non solo ambientale, ma anche turistica. Numerosi i relatori che prenderanno parte al dibattito.

Farà gli onori di casa l’Assessore all’Ambiente Gianluca Ferraro, che introdurrà i lavori. Il suo intervento sarà seguito da quelli del Presidente dell’Associazione Parco fluviale del Cardone Ets Mario Imbrogno; del Dirigente del settore Ambiente della Provincia di Cosenza Giovanni Amelio; del Direttore del Dipartimento di Ingegneria civile dell’Università della Calabria Roberto Gaudio; del componente del gruppo misto di lavoro Comune di Casali del Manco/Associazione Parco fluviale del Cardone Ets Marco Caferro; dell’architetto ed urbanista Daniela Francini. A seguire gli interventi preordinati. Le conclusioni dell’incontro spetteranno al Sindaco Francesca Pisani.

“Il nostro obiettivo – ha affermato il primo cittadino – è quello di mettere in campo una serie di azioni per la valorizzazione della valle del fiume Cardone ed al recupero del suo ruolo storico di generatore di identità, fruizione e qualità paesaggistica. Portiamo avanti questo importante progetto da tanto tempo, perché il fiume Cardone, come tutti i fiumi importanti – ha detto Pisani –nel tempo è stato culla di numerose culture urbane e rurali. Oggi intendiamo promuovere questo suo fondamentale ruolo di aggregatore sociale”.

“Puntiamo alla creazione di nuovi spazi pubblici – ha aggiunto l’Assessore all’Ambiente Gianluca Ferraro – di paesaggi urbani, rurali e naturalistici di alta qualità. La valle del fiume Cardone dovrà essere fruibile dal punto di vista ricreativo, sportivo, educativo e turistico”.

 

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