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Concluso il pellegrinaggio della Comunità del Carmine a Paravati da Natuzza

Centinaia di pellegrini, a bordo di pullman, animati da grande gioia ed entusiasmo e accompagnati dal parroco della parrocchia del Carmine di Lamezia Terme don Pino Latelli, da Pina Molinaro, Tiziana Buffone e Innocenza Martello, responsabili dei Gruppi Cenacoli di preghiera del Carmine e di Santa Teresa di Piano Luppino, nei giorni scorsi, si sono recati in pellegrinaggio a Paravati. In questo paese è vissuta la Serva di Dio Natuzza Evolo, la mistica con le stimmate morta all’età di 85 anni in odore di santità il primo novembre del 2009, che per tutta la sua vita ha insegnato ad amare Dio e la Madonna. Fortunata Evolo continua ad essere presente nel cuore della gente ed è diventata, nel tempo, un punto di riferimento per migliaia di fedeli che sono accorsi a lei per affidarle sofferenze, dolori e speranze. I pellegrini di Lamezia Terme sono stati accolti da don Pasquale Barone, presidente della Fondazione “Cuore Immacolato di Maria, rifugio delle anime”, che con la mistica non solo aveva un rapporto di stima e di amicizia, ma anche la guidava spiritualmente e le è stato sempre accanto specialmente nel tempo della sofferenza e dalla malattia e da Padre Michele Cordiano, direttore dei Cenacoli e primo rettore della Chiesa “Cuore Immacolato di Maria Rifugio delle Anime” di Paravati che ha presieduto la Concelebrazione della Santa Messa.  I fedeli lametini hanno visitato, con emozione e commozione, la tomba che custodisce i resti mortali di mamma Natuzza e successivamente hanno assistito alla proiezione di un filmato sulla sua vita. Don Pasquale Barone ha parlato della “Nuova Chiesa” e della “Villa della Gioia”, due strutture meravigliose volute dalla mistica e realizzate con l’aiuto di numerosissimi devoti.

Al rientro i pellegrini lametini hanno condiviso sul pullman emozioni, impressioni, riflessioni che ciascuno ha vissuto nella giornata di spiritualità.

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