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Palmi (RC), l’opposizione: “Consiglio comunale spogliato delle sue prerogative, ci appelleremo al prefetto”

“Abbiamo protestato più volte, pubblicamente, già in occasione della modifica a colpi di maggioranza dello Statuto Comunale e del Regolamento di funzionamento del Consiglio Comunale, rispetto a quella che a parer nostro costituisce una forzatura delle regole democratiche della nostra Città perpetrata dalla maggioranza guidata dal Sindaco Ranuccio. L’attuale maggioranza, infatti, forse per ordine di scuderia, ha inteso spogliare i Consiglieri Comunali e, soprattutto, il Consiglio Comunale, delle prerogative che gli sono proprie e riconosciute dalla legge. Modifiche che hanno profondamente intaccato, in senso negativo, le regole che disciplinano la vita democratica della nostra Città e i compiti di controllo politico-amministrativo e di indirizzo del Consiglio Comunale. Riduzione dei margini di discussione, dei poteri di iniziativa dei Consiglieri. No, non ci è proprio piaciuto il colpo di mano della maggioranza. Si badi bene, non lo dicevamo per interesse di parte o per polemica spicciola. Ciò che i nostri Colleghi di maggioranza non hanno inteso comprendere, attiene alle regole che erano poste a presidio della vita democratica dell’intera Città e, quindi, tutelavano anche la libera espressione di tutto il Consiglio Comunale, purtroppo, oggi ridotto a mero passacarte dall’attuale maggioranza. Lo abbiamo gridato pubblicamente, forse in una indifferenza che non ci saremmo aspettati. Oggi, l’atteggiamento con il quale il Sindaco e la maggioranza hanno modificato le regole Istituzionali cittadine, è nuovamente venuto fuori in tutta la sua gravità. Un esempio? L’interrogazione a risposta scritta presentata unitariamente dai Consiglieri di minoranza sulla mancata nomina del PID per la verifica degli usi civici sui terreni ove sorgerà l’ospedale della piana. Secondo l’art. 41 del Regolamento per il funzionamento del Consiglio Comunale, all’interrogazione viene data, entro trenta giorni dalla presentazione, risposta scritta dal Sindaco, dall’Assessore competente in materia o dal Presidente del Consiglio. Ove il termine anzidetto non venga osservato, secondo il regolamento, l’interrogazione deve essere trattata in aula nella prima seduta consiliare immediatamente successiva, salvo che l’interrogante non ne chieda la discussione nella competente commissione consiliare. Orbene, nessuna risposta scritta, è pervenuta nel termine anzidetto, né oggi la questione è stata posta all’ordine del giorno del Consiglio Comunale, nonostante la delicatezza della tematica che evidenzia degli imperdonabili ritardi. Sempre all’ordine del giorno, è stato posto all’ordine del giorno il DUP (Documento unico di programmazione) che costituisce, nel rispetto del principio del coordinamento e coerenza dei documenti di bilancio, il presupposto necessario di tutti gli altri documenti di programmazione. Come si può ben capire, è il più importante atto nella gestione comunale, in materia di programmazione. Ebbene, anche questa volta la maggioranza ha avuto la brillante idea di imporre la discussione di un atto così importante e complesso senza la convocazione preventiva delle Commissioni, che a questo punto ci chiediamo che ruolo abbiano nell’immaginario di questa amministrazione. E’ evidente che, così, non siamo più disposti ad andare avanti. Non possiamo più consentire che il nostro ruolo, che le nostre Istituzioni, vengano così svilite. Per tale ragione abbiamo ritenuto di non partecipare in maniera compatta quale centrodestra al Consiglio comunale del 05.04.2023, riservandoci di adire Sua Eccellenza il Prefetto di Reggio Calabria per denunciare ciò che sta avvenendo, ed in parte è già avvenuto, nella Città di Palmi ad opera di chi professa cambiamento, ma è figlio di una politica che pensavamo essere superata”.

Lo scrivono in una nota i consiglieri comunali di minoranza di Palmi: Ilaria Sorbilli, Giancarlo Palmisano, Anna Bagalà, Antonietta Gagliostro, Carmelo Melara e Giovanni Barone.

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