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Naufragio migranti a Cutro, Rampelli: “Giornata di lutto per tutta l’Europa. Mediterraneo la più grande fossa comune della storia”

“Oggi una giornata di lutto non solo per tutta l’Italia ma per tutta l’Europa. Gli appelli dei presidenti Mattarella, Meloni, Von der Leyen e Metsola vanno in un’unica direzione: pretendiamo non passi troppo tempo prima che l’Ue batta un colpo. Di morti accertati di questi viaggi della speranza, che diventano viaggi della morte, c’è ne sono stati 30 mila, un’ecatombe. Si devono poi aggiungere quelle invisibili. Una strage continua che ha trasformato il Mar Mediterraneo nella più grande fossa comune della storia”. Lo afferma Fabio Rampelli, vicepresidente della Camera ad Agorà su Raitre.

“Quell’illusione – prosegue – che possa esistere un’immigrazione permanente s’infrange oggi sulle coste della Calabria. E non esiste in nessuna parte del mondo. Dalla rotta turca provengono oltretutto profughi veri, afgani, siriani, iraniani, persone che davvero fuggono da guerre e persecuzioni e che vanno accolti dall’Europa e dall’Occidente. Ricordo che il Governo Meloni, dopo essersi concentrato sulla legge di bilancio fino a tutto dicembre, si è immediatamente concentrato sui dossier energia e immigrazione effettuando missioni diplomatiche in Libia, Egitto, Tunisia, Algeria e fermando 40mila nuovi sbarchi da quella rotta. Ha approvato un decreto per regolamentare l’attività delle navi Ong affinché continuino ad affiancare Marina militare e Guardia costiere nelle attività di soccorso, senza però incentivare la tratta di migranti organizzata dai circuiti criminali e per programmare i flussi regolari. Il presidente Meloni ha inoltre inchiodato i partner dell’Ue nel Consiglio europeo straordinario del 10 febbraio proprio sul nodo della difesa dei confini esterni marittimi del continente facendola entrare nel Documento conclusivo del vertice insieme alla semplificazione delle procedure di rimpatrio e a un adeguato sostegno economico. Ovviamente questa attività richiede per avere risultati adeguati un tempo ben superiore ai pochi mesi fin qui trascorsi. La via maestra resta sempre la stessa: soccorsi in mare per salvare vite umane, disincentivazione alle partenze, guerra a trafficanti di uomini e scafisti, piano Mattei europeo per portare pace, sviluppo e benessere nelle nazioni africane”.

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