“La vita non è quella che si è vissuta, ma quella che si ricorda e come la si ricorda per raccontarla” - Gabriel Garcia Marquez
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A Gerace evento su maternità e sacralità

La sfida che “Sacralità e Maternità 3 – Le offese dell’amore” è quella di uscire allo scoperto, evadere dalle quattro mura espositive di contenitori come palazzi della cultura, case comunali, spazi espositivi e fruire fra la gente in quanto è stata la manifestazione simbolo dell’integrazione sociale del 2022. “Maternità e Sacralità 3”, infatti, è l’evento artistico culturale che segue la seconda edizione svolta nel 2022 presso i Comuni di Gerace, Siderno, Gioiosa Jonica, Marina di Gioiosa Jonica, Locri, Roccella in collaborazione con la Casa Circondariale di Locri e la Consulta delle Associazioni di Gioiosa Jonica, patrocinata dalla Città Metropolitana di Reggio Calabria, ideata da Carmela Salvatore e Ilenia Ritorto, presidente e vice presidente dell’Associazione Culturale Arteterapia Zefiroart.

«Esportare, portare fuori “Maternità e Sacralità 3” non è cosa da poco» afferma Salvatore Galluzzo assessore alla Cultura del Comune di Gerace riguardo agli obiettivi che “Maternità e Sacralità 3” si prefigge, continua dicendo: «Maternità e Sacralità 2 è stato un grande evento, oggettivamente, era da anni che a Gerace non si realizzava un’esposizione pubblica, una mostra di questo tipo. Il 2022 è stato per Gerace un anno pieno di coincidenze artistiche: l’evento innovativo culturale ideata dall’Associazione Tabula Rasa di Attilio Spanò e la Mostra d’Arte Contemporanea “Art Rizoma” realizzata dalla fondazione Guglielmo con la collaborazione del Comune di Gerace e la Deputazione della Cittadella Vescovile di Gerace. Ma un grande merito deve essere riconosciuto a “Maternità e Sacralità 2” che ha fatto da apripista alla stagione culturale del 2022 della Città di Gerace, evento molto interessante anche per la funzione che ha rivestito è cioè di una sfida, nel senso che all’inizio non riuscivo ad identificare esattamente quale contenuto dare all’evento e d’intuito mi sono fidato ed affidato all’ideatrice del progetto, non avendo ancora chiaro il senso di tutto».

«Strada facendo – prosegue l’assessore Galluzzo – ho preso coscienza del significato e dell’importanza altamente sociale di “Maternità e Sacralità 2” e cioè del fatto che i detenuti della Casa Circondariale di Locri possono, attraverso l’arte, esprimere la loro libertà, uscire fuori dalle quattro mura, per me è stato qualcosa di eccezionale. Vorrei suggerire all’Associazione Arteterapia Zefiroart qualcosa, riguardo l’edizione di “Maternità e Sacralità 3”, ovvero quello di dare maggiore valore agli artisti locali. Gli artisti locali, spesso e volentieri, sono schiacciati dai grandi nomi, dai grandi eventi che si svolgono nella Jonica, probabilmente, da quei paesi che a stento hanno dato importanza a “ Maternità e Sacralità 2” quasi snobbandola. Allora la scoperta, non la riscoperta, ma la scoperta dei nostri artisti può essere una nuova chiave di volta per lo sviluppo del nostro territorio e non è retorica la mia!».

«Se noi concentriamo nel valorizzare la nostra terra anche il valore del fare cultura – conclude Galluzzo – costruiremo un meccanismo che attuerà un cambiamento sostanziale anche nella mentalità del nostro territorio. Quindi, il merito di “Sacralità e Maternità 2” aldilà della bellezza, è stato quello di riprendere un discorso che si era interrotto anni prima, e che nessuno aveva più avuto il coraggio di ripristinare. L’input è stato “Maternità e Sacralità 2” che effettivamente ha rilanciato la sfida. Non possiamo quindi tirarci indietro, “Maternità e Sacralità 3” ci piace, ci piace anche la tenacia con la quale la Zefiroart la propone alle amministrazioni».

 

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