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Palmi: i Giganti e il cavalluccio arricchiscono il Villaggio dei Bambini in Villa Mazzini

L’Associazione Prometeus di Palmi continua con il proprio impegno a favore della comunità, attraverso la realizzazione di numerose opere e azioni concrete e partecipate con l’obiettivo di rendere la Città un luogo più vivibile, inclusivo e accogliente per tutti.

Il “Villaggio dei Bambini. Giochi, leggende e tradizioni” realizzato dalla Prometeus, guidata dal Presidente Saverio Petitto, nella Villa comunale “G. Mazzini”, nell’estate 2023, è stato arricchito con una nuova installazione dei Giganti e del cavalluccio.

Un’installazione che ha il duplice intento di abbellire l’area e di portare l’attenzione dei più piccoli sulle tradizioni della storia e della cultura palmese.

Mata e Grifone e il cavalluccio sono infatti simbolo per eccellenza delle antiche e mai dimenticate leggende della comunità.

Come scrive Giuseppe Cricrì, studioso e socio Prometeus, “I giganti Mata e Grifone escono nei giorni di festa e percorrono le vie della Città, simulando, al suono dei tamburi, una danza di corteggiamento. Li accompagna il cavalluccio che, con impennate piroette e giravolte, ondeggia tra la folla mettendo allegria. Originariamente il cavalluccio era rappresentato da un cammello in ricordo di quando, nel 1061, il Conte Ruggero I di Sicilia scacciò i Saraceni con l’aiuto dei messinesi, entrando trionfante nella città, con i suoi soldati e con i cammelli carichi di bottini. Di fatto, secondo la tradizione, Palmi eredita il mito ed il rito dei Giganti dalla vicina Messina, che considera fondatori della città Zancio re o Cam o Saturno e sua moglie Rea o Cibele. Tuttavia sull’origine di questa tradizione esistono due versioni, una leggendaria e una storica. La versione leggendaria vuole che attorno al 965 il gigantesco Moro Hassam-Ibn- Hammar, sbarcasse a Messina alla testa dei suoi pirati depredando la Città.
Nel corso di questa incursione il pirata vide la bella Marta (Mata) figlia di Cosimo II di Castellaccio, se ne innamorò e la rapì. La giovane inizialmente non ricambiò il sentimento amoroso di Hassan perché apparteneva ad una diversa religione. Ma quando il saraceno si converti facendosi battezzare, abbandonando le armi e assumendo il nome di Grifone, Mata cedette e lo sposò e Grifone fondò la città Messina.
La versione storica risale agli anni 1190/ 91, quando Riccardo Cuor di Leone, si fermò a Messina liberandola dai greco – bizantini che la opprimevano e facendo costruire un castello, chiamato “Mata – Griffone”, che letteralmente (dal verbo latino mactare) significa “ammazza Griffoni”; Griffoni, appunto, erano chiamati i greco-bizantini nel medio evo.

Alla cerimonia di inaugurazione, tenutasi domenica 12 ottobre, sono intervenuti insieme al Presidente Petitto e a Giuseppe Cricrì, il giornalista Arcangelo Badolati e lo scrittore e critico letterario Santino Salerno.

«I Giganti sono le radici e il sogno – ha sottolineato Badolati –, uniscono il passato e il presente» nella memoria e nel cuore di tutti i palmesi.

«I bambini hanno sempre visto i Giganti come personaggi magici, quasi come dei supereroi della nostra tradizione – ha affermato il Presidente dell’Associazione Prometeus Saverio Petitto – il loro arrivo sulle strade è atteso tutt’oggi con entusiasmo e gioia». «Crescendo a contatto con queste tradizioni – ha continuato Petitto – i bambini imparano le storie, i valori e il senso di appartenenza alla comunità. Fotografandosi, in questo luogo che abbiamo inteso creare per loro, con Mata e Grifone e il cavalluccio, come se fossero dei portatori, sentiranno di far parte di qualcosa di speciale e comprenderanno al contempo che pure le persone molto diverse tra loro possono convivere e amarsi».

Un importante messaggio anche di inclusione e tolleranza, dunque, quello lanciato dall’Associazione palmese che in vent’anni di attività ha messo in campo grandi progetti che hanno restituito e valorizzato la storia, il patrimonio naturale, culturale, artistico e la bellezza della città di Palmi.

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