Raccontare la vita ai margini, dove la bellezza spesso resta nascosta ma continua a resistere. Nasce da questo desiderio “Margini”, il nuovo capitolo artistico del progetto YEI – Youth Education Improvement, promosso dal Centro Calabrese di Solidarietà ETS e selezionato da UniCredit Foundation nell’ambito della Call for Education 2023.
Attraverso il linguaggio dell’illustrazione contemporanea, il progetto dà voce ai quartieri più vulnerabili delle cinque città capoluogo della Calabria: Catanzaro – Zona Aranceto; Cosenza – Via Popilia; Reggio Calabria – Rione Marconi e Arghillà; Vibo Valentia – Villa Gagliardi; Crotone – Fondo Gesù.
Ogni opera diventa un racconto di infanzia, memoria e appartenenza.
Un modo per restituire dignità e luce a luoghi troppo spesso dimenticati, trasformandoli in spazi di identità e di rinascita.
Le illustrazioni, firmate da Giuseppe Talarico, Francesca Mallamaci, Gabriele Templorini, Aurora Tassoni, Federico Borzacchiello e Danilo Lucà, offrono uno sguardo empatico e autentico sull’anima delle città calabresi: un viaggio visivo dove il colore si fa riscatto e il quotidiano si trasforma in poesia.
Dietro “Margini” c’è la visione educativa di YEI – Youth Education Improvement, iniziativa che coinvolge le cinque province calabresi per contrastare la povertà educativa e l’abbandono scolastico.
Attraverso la creazione di dieci centri pilota nelle scuole della regione, il progetto mira a fornire ai giovani strumenti e competenze per scegliere con consapevolezza il proprio futuro, potenziando abilità cognitive, relazionali e socio-affettive.
Un modello partecipativo che unisce comunità educante, arte e cittadinanza attiva, coinvolgendo oltre 200 studenti, 70 famiglie e 50 insegnanti.
«Con YEI! – spiega Isolina Mantelli, presidente del Centro Calabrese di Solidarietà ETS – vogliamo dare una risposta concreta alla povertà educativa in Calabria. Crediamo che investire nei giovani significhi investire nel futuro della nostra regione».
«Questo progetto – aggiunge Silvia Saladino, referente di YEI! – non solo sostiene gli studenti, ma coinvolge anche famiglie e insegnanti, creando una rete di supporto che va oltre la scuola».
Con Margini, l’arte diventa dunque strumento di trasformazione sociale: un invito a guardare con occhi nuovi le periferie, a riconoscerle come luoghi di creatività, bellezza e rinascita. Perché combattere la povertà educativa significa anche prendersi cura dei luoghi, renderli accoglienti e degni di essere abitati.
La mostra può essere visitata virtualmente cliccando questo link: mostra online margini.
Come recita il motto del progetto: “La bellezza, anche ai margini, non smette mai di esistere”.