A seguito dei recenti casi di virus West Nile rilevati nel Comune di Guardavalle (CZ) e ricoverati l’AOU Dulbecco, Lo staff del Dipartimento di Prevenzione dell’ASP di Catanzaro, guidato dal direttore dottor Giuseppe Caparello, ha intensificato le misure per prevenire e contrastare la diffusione dell’infezione, già attivate in precedenza al fine di eliminare i focolai riproduttivi. È stato rafforzato il protocollo di sorveglianza integrata, umana e veterinaria, per tutelare la salute pubblica attraverso una serie di azioni che mirano a individuare precocemente la circolazione virale attraverso:
- Sorveglianza entomologica: vengono installate trappole per catturare le zanzare. Le successive analisi di laboratorio, condotte dall’Istituto Zooprofilattico Sperimentale (IZS), accertano la presenza del virus negli insetti.
- Sorveglianza sull’avifauna selvatica: si monitorano attivamente gli uccelli selvatici, considerati i principali serbatoi e amplificatori del virus.
- Sorveglianza sindromica su equidi: si eseguono approfondimenti diagnostici sugli equidi che mostrano sintomi neurologici.
- Sorveglianza sanitaria e indagine epidemiologica: vengono condotte indagini epidemiologiche sui casi umani per tracciare la diffusione del virus.
Parallelamente alla sorveglianza, è prevista una comunicazione istituzionale con i sindaci dei comuni coinvolti per coordinare le necessarie azioni di disinfestazione. Inoltre, si attua una importante azione preventiva sulla popolazione che si concentra con opportune informazioni al fine di evitare le punture di zanzara.
Il Dipartimento di Prevenzione ritiene fondamentale la sensibilizzazione dei cittadini poiché non esiste un vaccino per l’uomo, in sinergia con la governance del Piano Regionale della Prevenzione, sono state messe in atto le azioni per prevenire la riproduzione dei vettori, l’esposizione alle punture, oltre che per l’identificazione tempestiva dei casi di infezione, per la pianificazione e l’esecuzione a regola d’arte di interventi di controllo antivettoriale.