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San Nicola Arcella, il sorriso di Alessandro Siani chiude Iconic Film Fest

Si è chiusa sabato 26 luglio la seconda edizione di Iconic Film Fest, la manifestazione che per quattro giorni ha animato San Nicola Arcella con incontri, proiezioni, racconti e momenti di grande emozione. Partecipata e intensa, ha unito cinema e territorio sotto lo stesso cielo. E proprio ieri sera, per il gran finale, l’area Belvedere era gremita: il pubblico ha iniziato a prendere posto già al tramonto, per garantirsi uno spettacolo doppio, quello del cielo infuocato e delle stelle del cinema.

Iconic Film Fest è un progetto presentato nell’ambito dell’Avviso Festival 2025 – FCFC Regione Calabria, realizzato con il patrocinio e la collaborazione del Comune di San Nicola Arcella e della Pro Loco. La direzione artistica è di Steve Della Casa, l’organizzazione a cura di Giada Falcone, direttrice di Moema Academy, mentre madrina dell’evento è l’attrice Donatella Finocchiaro, che ha anche guidato alcuni workshop. È stata proprio lei ad aprire il Gala: «I festival sono una festa, un modo vero per incontrarsi, ascoltarsi e scambiare emozioni». Dopo le interviste nel salottino Iconic View con Rachele Grandinetti, si sono accesi i riflettori sul palco con la conduzione di Massimo Proietto. Il sindaco di San Nicola Arcella, Eugenio Madeo, dopo i ringraziamenti ha rivolto al pubblico un invito semplice ma prezioso: «Non portate la fretta in vacanza, serve lentezza per rincontrare tutte le bellezze del nostro borgo».
È stato poi il momento di Francesco Maccarinelli, protagonista de “Il Cammino – Viaggio in Calabria”, tra i docufilm proiettati durante il festival. «È il terzo film che giro qui, ormai mi sento un po’ calabrese!», ha detto con gratitudine per una terra che vive sempre più come sua. Emozionato, ha salutato i genitori presenti in platea con un sorriso e un pizzico di commozione. A consegnargli il premio realizzato dal maestro orafo Gerardo Sacco è stata Giada Falcone. Splendida in un lungo abito corallo, Antonia Fotaras ha raccontato l’intensa preparazione per il ruolo di Claudia, malata terminale in “Una fottuta bugia”. «Un personaggio profondo, che mi ha lasciato tanto», ha detto. Il suo intervento si è concluso tra sorrisi e tenerezza, quando ha invitato sul palco il piccolo Emmanuel, in vacanza a San Nicola Arcella, che la sera prima l’aveva travolta di domande dopo la proiezione. A premiarla è stata il vicesindaco Maria Teresa Carbone. È stata la volta, poi, di Giampaolo Morelli, un fiume in piena di battute ed energia napoletana. «Da piccolo volevo fare il calciatore, ma come tutti gli scarsi, stavo in porta», scherza. Racconta che il suo vero sogno è sempre stato il cinema, cresciuto a pane, VHS di Eduardo e commedie americane come “Ritorno al futuro”. Ricorda i tanti no iniziali e la svolta con “L’ispettore Coliandro”. «Cinema e teatro sono stati un rifugio, ero dislessico, mi piace dirlo perché se ne parla poco». Morelli è stato premiato dal sindaco Madeo. Come in una staffetta, il testimone è passato sul palco a Gianluca Ansanelli, tra abbracci e un vortice di battute: sono grandi amici. Ansanelli, regista di “Una fottuta bugia” e protagonista della quattro giorni del festival, ha svelato che l’idea del film è nata proprio in questo borgo. Proiettarlo all’area belvedere è stato un modo per chiudere il cerchio e regalarlo al pubblico. A consegnargli il premio, la presidente della Pro Loco, Cristina Avallone.

Il gran finale ha visto protagonista Alessandro Siani. Non è stata una semplice intervista ma un vero one man show. Quando Siani prende il microfono e sale sul palco, il tempo sembra fermarsi: entri in un vortice di ricordi e risate, nel suo mondo di napoletanità verace, dove c’è sempre il mare e il calore del Sud. Ha raccontato delle vacanze in Calabria da bambino, quando i genitori affittavano appartamenti più lontani dalla spiaggia per risparmiare, scherzando: «Noi la prendevamo in Aspromonte!». Nessuno è stato risparmiato dalle sue battute: sindaco, amministrazione comunale, Pro Loco, il presentatore e perfino i suoi amici Ansanelli e Morelli sono finiti nel ciclone della sua ironia. È il potere della risata che coinvolge e unisce tutti. A consegnargli il premio, Antonio Giulio Grande, presidente di Calabria Film Commission, orgoglioso della riuscita dell’evento e del lavoro di registi, produttori, attori e maestranze che raccontano questa terra con passione.

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