Si comincia dalla data simbolica del 2 aprile, giornata internazionale per la consapevolezza dell’autismo, con “I sabati nel villaggio. A spasso per la città”, che proseguiranno fino a giugno 2022.
«Durante lo svolgimento del nostro lavoro – dice Chiara Carnovale, coordinatrice del Centro Psico Educativo Autismo della Comunità Progetto Sud,- si è sentita la necessità di ampliare ulteriormente il campo di intervento, ed è da qui che nasce l’idea de “i sabati nel villaggio”, con il forte proposito di potenziare le abilità di ciascun bambino, favorendo la generalizzazione di quanto acquisito, in NET (Natural Environment Training) e in DTT (Discrete Trial Training), in contesti naturali».
È un percorso di “generalizzazione”, come si dice in gergo, cioè il mettere in campo le abilità acquisite.
In questo caso è uscire insieme, a spasso per la città, per stimolare nuove consapevolezze che fanno parte della quotidianità.
«Il villaggio, – continua la psicologa Coordinatrice Carnovale- inteso come territorio che diventa parte integrante e fondamentale nel processo di sviluppo del bambino, nel quale poter interagire e creare uno scambio biunivoco che consenta al bambino di vivere esperienze di vita quotidiana tipiche dell’ età e al territorio di essere inclusivo e privo di barriere culturali che limitano la reciproca conoscenza».
«Il centro Psico Educativo Autismo – rimarca Angela Regio, responsabile dell’area disabilità della Comunità Progetto Sud, – nasce e opera con l’idea di favorire il benessere e la crescita complessiva intorno ai bambini e alle famiglie, intervenendo sulla loro qualità di vita e agendo in tutti i contesti in cui il bambino opera».
In questa giornata in cui in qualche modo si accendono i fari su un disturbo che coinvolge famiglie, scuola, tessuto sociale ampio, la Comunità Progetto Sud rilancia, sui temi della formazione di operatori più che mai necessari per garantire servizi che riducano il più possibile le disuguaglianze.
«In Calabria mancano neurospicomotricisti – rilancia Angela Regio – non c’è una visione generatrice e disegnatrice di futuro che accompagni la co-progettazione, ad oggi è questa una delle sfide a cui siamo chiamati tutti, a tutti i livelli, partendo dalle Istituzioni, politiche e sociali, ma anche gli Enti di ricerca e formazione quali sono le Università».