“Si fa un gran parlare di Turismo e di riorganizzazione del sistema turistico calabrese e benché le iniziative messe in campo sono pregevoli e sicuramente di risonanza, non ci si può non soffermare però sulla mancanza di servizi e, soprattutto, di infrastrutture adeguate. La viabilità è senza dubbio la questione che più incide sullo sviluppo turistico, dagli aeroporti, alle ferrovie, alle strade. Dalle autostrade alle Strade Statali e Provinciali, si assiste all’incuria più totale. Ormai da due anni, un’arteria fondamentale come la SS 283 delle Terme Luigiane, a causa dei problemi strutturali riscontrati sul Viadotto ‘Valle di Leto’, è chiusa. Un disservizio che penalizza fortemente un’intera area che collega la costa tirrenica con la A2, i comuni montani e la parte ionica e su cui insiste un’alta mobilità interna e che si triplica durante l’estate. L’alternativa è la SP 270 che non può certo garantire efficienza e soprattutto sicurezza, viste le condizioni con cui versa”. Lo afferma in una nota Orlandino Greco, di “Italia del Meridione”.
“Come Italia del Meridione sosteniamo e ci uniamo alle rimostranze sollevate da più parti, dai sindaci alle associazioni del territorio, che ad oggi sono rimaste inascoltate. Il Tirreno cosentino ha necessità di opere infrastrutturali capaci di ridurre i gap che purtroppo esistono e arginano questo territorio rispetto anche a quel turismo di prossimità e locale che si riversa nei centri balneari. L’appello è rivolto al Presidente Occhiuto e alla Presidente Succurro, perché si trovi una soluzione immediata e definitiva. La ‘vocazione’ turistica dei territori si misura prima di tutto dai servizi e poi dall’attrazione”.