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“La Resistenza 80 anni dopo”, celebrato il convegno a Reggio Calabria

Venerdì 31 gennaio 2025, nell’80° anno dalla Liberazione, si è svolto a Reggio Calabria un importante convegno nazionale sul tema “LA RESISTENZA 80 ANNI DOPO”, programmato in sinergia dalla FIAP Nazionale e da AMPA venticinqueaprile.

L’iniziativa, coordinata dalla Professoressa Mattia Milea, è stata introdotta dalle relazioni del Presidente nazionale della FIAP, Luca Aniasi, (che si è soffermato sulla nascita della Federazione delle Associazioni Partigiane e sulla figura di Ferruccio Parri, partigiano e primo Presidente del Consiglio dei Ministri subito dopo la Liberazione) e dello storico Mirco Carrattieri che ha raccontato la vicenda del Comandante “Facio”, il partigiano calabrese che combatté al fianco dei fratelli Cervi prima di essere ucciso, al termine di un ingiusto processo sommario, da partigiani della formazione di cui faceva parte.

Al termine del convegno, al quale hanno aderito numerose organizzazioni nazionali e territoriali, tra le quali l’ANEI (Associazione Nazionale Ex Internati), l’ANPC (Associazione Nazionale Partigiani Cristiani), l’ICSAIC e la Deputazione di Storia Patria per la Calabria, il Presidente di AMPA venticinqueaprile, nel rispetto del deliberato congressuale del 2022 (Congresso di fondazione), ha comunicato al Presidente della FIAP la decisione di aderire all’Associazione Italiana delle Associazioni Partigiane.

Il convegno si è concluso con l’abbraccio, la stretta di mano e lo scambio dei “fazzoletti partigiani”, di FIAP ed AMPA, tra i due presidenti, Luca Aniasi e Sandro Vitale.

“Il mio compito – dichiara il Prof. Caruso – sarà quello di ricondurre questa vicenda nei binari della razionalità e dell’analisi scientifica. Non possiamo permetterci di cedere a interpretazioni frettolose o a letture emotive. Attraverso uno studio rigoroso delle prove e delle dinamiche familiari, distingueremo con chiarezza tra ipotesi e certezze.

 

Lavorerò – aggiunge il criminologo – in stretta sinergia con l’Avvocato Francesca Cribari e il Dott. Sbano, garantendo un’analisi meticolosa e fondata su evidenze scientifiche verificabili e prive di ambiguità. Ringrazio entrambi per la fiducia riposta nel mio operato e per la professionalità con cui stanno affrontando questa delicata vicenda.

 

In contesti – afferma Caruso – così sensibili, dove l’emotività può distorcere la percezione dei fatti, è essenziale adottare una metodologia rigorosa e scientifica. Il nostro obiettivo è fare piena luce sulle reali responsabilità e offrire una lettura chiara e oggettiva dei fatti contestati. Questo diventa – sottolinea nelle conclusioni – ancor più cruciale quando i riflettori dei media amplificano il tutto, rischiando di trasformare le prove oggettive in processi mediatici sommari, che possono influenzare la percezione pubblica e compromettere il giusto corso della giustizia”.

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