“È difficile dire la verità, perché ne esiste sì una sola, ma è viva e possiede pertanto un volto vivo e mutevole” - Franz Kafka
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Al via il progetto “State al nostro Gioco” per contrastare la ludopatia

Al via il progetto “State al nostro Gioco” dedicato alla presa in carico, cura, prevenzione e formazione per contrastare la dipendenza da gioco d’azzardo patologico (Gap). Il progetto sarà realizzato dall’Asp di Reggio Calabria, su proposta della Regione Calabria, in collaborazione con le comunità terapeutiche della Provincia reggina La Casa del Sole, Exodus, Ce.Re.So., Emmanuel.

Direttore scientifico del progetto è Anna Bagalà. Il progetto, è scritto in una nota, si propone di offrire un approccio integrato che coinvolge enti pubblici, privati e il territorio.

Il Dsmee e i Serd dell’Asp di Reggio si occuperanno della presa in carico degli utenti, del sostegno alle loro famiglie, della conduzione di gruppi di psicoterapia e educazionali-informativi e della formazione degli operatori dei servizi e delle agenzie territoriali, quali forze dell’ordine e gestori delle sale gioco. La Comunità Cereso, in collaborazione con le comunità La Casa del Sole ed Emmanuel, garantirà percorsi di cura attraverso un servizio semi-residenziale rivolto a 12 utenti.

La comunità Exodus, insieme alle comunità La Casa del Sole ed Emmanuel, si occuperà di attività di prevenzione nelle scuole primarie e secondarie di secondo grado della provincia di Reggio. “Negli ultimi vent’anni – è scritto ancora nella nota – si è sviluppata una proficua collaborazione tra il dipartimento delle Dipendenze e il privato sociale accreditato, dando vita a una rete di intervento integrata. Questo modello ha consentito di superare la frammentazione degli interventi e di offrire risposte più efficaci al problema del gioco d’azzardo patologico. Grazie a questa rete, i presidi sanitari territoriali, le comunità terapeutiche, le scuole e i centri di aggregazione giovanile hanno collaborato attivamente, dimostrando l’efficacia del progetto con risultati tangibili raggiunti nel corso delle tre annualità precedenti”.

Questa nuova annualità del progetto, conclude la nota, “consentirà di proseguire le attività già sperimentate fino allo scorso anno, rafforzando e consolidando i servizi di prevenzione e cura sul territorio. L’obiettivo è offrire interventi duraturi e stabili per contrastare la continua crescita della dipendenza da gioco d’azzardo”.

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