“La direttiva votata dal Parlamento europeo, sostenuta da Pd e 5 Stelle, sulle case green, è l’ennesima follia di una deriva ideologica ambientalista” – lo ha dichiarato l’eurodeputato Denis Nesci, che ha aggiunto: “così come quella sulle emissioni industriali che equiparano le stalle alle fabbriche e quella sulle asserzioni ambientali”.
“Nonostante gli importanti miglioramenti apportati al provvedimento, grazie all’impegno del Governo italiano in sede di Consiglio Ue – spiega l’esponente di Fratelli d’Italia – l’attuazione della direttiva rischia di incidere negativamente, dal punto di vista economico, sul nostro Paese con effetti paragonabili a super tasse. Da una prima stima infatti, la ‘messa a terra’ della direttiva investirà circa 500mila edifici pubblici e 5 milioni di edifici privati, con costi di riqualificazione che avranno il sapore di patrimoniali occulte”.
“Il mio auspicio – conclude Nesci – è che i cittadini europei si rendano conto dei danni procurati da questo estremismo ambientalista, e, con il voto dell’8 e 9 giugno, daranno la possibilità di riportare buon senso e pragmatismo nelle politiche europee a quei partiti che si stanno battendo contro scelte irragionevoli che hanno la sola prerogativa di impattare sulle tasche degli italiani”.