“Gli scontri che hanno segnato in maniera vergognosa la partita di calcio Cosenza – Catanzaro sono solo l’ultimo inquietante segnale della violenza che impera nelle tifoserie e negli stadi.
Senza voler generalizzare, non possiamo nasconderci dietro facili giustificazioni o, peggio, minimizzare un problema che è invece attualissimo e drammatico.
La violenza va condannata senza se e senza ma. Nessun distinguo e nessuna timidezza può essere accettata quando ci si trova difronte ad azioni ed eventi che sporcano l’immagine dello sport e rischiano di rovinare quanto di buono una parte del mondo sportivo tenta di fare in silenzio con grande impegno e sacrificio.
Al timone di un ente di promozione sportiva cerchiamo ogni giorno di parlare ai ragazzi, nelle scuole, nei territori più periferici e disagiati di temi sensibili e difficili come il bullismo, il disagio sociale, la violenza, l’emarginazione. Lo facciamo perché siamo consapevoli che quello che è accaduto domenica scorsa è in stretta relazione con i tanti – troppi – cattivi maestri che spopolano sul web e sulle piattaforme frequentate dai più giovani.
Oggi più che mai dobbiamo continuare su questa strada e insistere con i ragazzi in un’opera di informazione e sensibilizzazione sui principi veri, puliti, sani di ogni competizione sportiva e del calcio in particolare”. Lo afferma in una nota Amedeo Di Tillo, Presidente regionale CSAIn Calabria.