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Leo e Lions Club per Melia: questo fine settimana l’arrivo degli archeologi

Il laboratorio di ricognizione archeologica che questo fine settimana interesserà le Grotte di Tremusa sarà illustrato venerdì mattina alle ore 10 in un incontro pubblico nel Salone delle Delegazioni Comunali di Scilla e San Roberto in Piazza San Gaetano, a cui parteciperanno anche gli studenti della terza media di Melia. L’iniziativa promossa dall’associazione “Famiglia Ventura” è supportata dalla “La Voce dei Giovani” di Melia e dalla nuova Pro Loco di Scilla, resa possibile grazie al sostegno economico del Lions Club e del Leo Club Reggio Calabria Host distretto 108YA.

«l Lions del Distretto 108Ya, che coinvolge Calabria, Campania e Basilicata, sono già da tempo impegnati in Service tesi allo studio e alla valorizzazione della Via Popilia. Questo inevitabilmente favorisce la promozione dei territori attraversati dall’antica via in un’ottica di promozione culturale e di sviluppo delle comunità interessate – spiega il presidente Giuseppe Strangio – Il Lions Club Reggio Calabria Host offre il proprio supporto al laboratorio didattico presso il tratto della via Popilia che interessa Melia ed intende così contribuire ad approfondire la conoscenza di questo territorio e farsi interprete dei bisogni di quest’area, che soffre di significative carenze e criticità acuite di recente dalle calamità naturali che ne hanno fortemente compromesso la rete stradale di collegamento con la vallata».

L’idea progettuale alla base del laboratorio ha ricevuto il plauso dal professore Daniele Castrizio, coordinatore degli studi al DICAM dell’Università di Messina, il quale ha espresso la propria fiducia riconoscendo dei crediti agli studenti che parteciperanno alle attività dirette dall’archeologo Riccardo Consoli.

«Questo laboratorio spero possa fungere da apripista per nuove iniziative in favore di Melia e di tutto il suo circondario. Grazie alle sinergie createsi in paese ed al sostegno dei Lions, tra qualche giorno daremo concretezza ad autorevoli buoni propositi che si rimandano da troppo tempo – commenta lo studioso Francesco Ventura – Mi riferisco a persone quali il geografo francese Ernest Desjardins, il quale fin dal 1869 segnala una anonima ed ignorata costruzione termale qui nei dintorni, raccomandando di indagare nell’area, oppure l’archeologa Rossella Agostino, già direttrice del Parco Archeologico di Locri, la quale a metà degli anni Novanta svolse una campagna di scavi in contrada Forche di Solano, consigliando all’epoca di allargare le ricerche sui piani di Melia».

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