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Inaugurata la nuova caserma dei carabinieri di San Ferdinando. Il sottosegretario Mantovano: “Da qui parte ‘modello Caivano’ per le aree disagiate”

E’ partita oggi da San Ferdinando e da Rosarno, con l’inaugurazione della nuova caserma dei carabinieri di San Ferdinando, “una sorta di fase due di quello che il governo intende fare nei confronti delle aree disagiate del territorio nazionale”, un progetto “iniziato nel settembre del 2023 su iniziativa del governo a Caivano e avendo raggiunto risultati importanti in quell’area oggi viene trasferito in altri 8 territori individuati come particolarmente necessitanti”. Lo ha detto il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano, che stamani ha inaugurato, a San Ferdinando, la nuova caserma dei carabinieri – intitolata al brigadiere Antonino Marino, ucciso il 9 settembre 1990 in un agguato di ‘ndrangheta – , insieme al comandante generale dell’Arma, generale Salvatore Luongo, al commissario straordinario di Governo Fabio Ciciliano, alla prefetta di Reggio Calabria Clara Vaccaro, al presidente della Regione Roberto Occhiuto, alla sottosegretaria all’Interno Wanda Ferro e al sindaco Gianluca Gaetano. Mantovano ha poi incontrato i municipio le autorità per una verifica operativa dei progetti messi a punto e quindi si è spostato a Rosarno per una riunione nella sede del Comune con il sindaco Pasquale Cutrì e i diversi rappresentanti regionali e nazionali sulla realizzazione delle iniziative definite per la stessa Rosarno. “E’ interessante e non casuale – ha aggiunto – che oggi si inaugura la nuova stazione dei carabinieri e quindi c’è l’aspetto dello Stato di prossimità, di tutela del rispetto della legge e della comunità. Ma al tempo stesso ci sono interventi di grande solidarietà sociale”. Mantovano ha ricordato che a Ferdinando “verranno realizzati degli alloggi dignitosi per i migranti che lavorano in questo territorio e verranno realizzati degli alloggi anche per la popolazione di San Ferdinando come di Rosarno, oltre a impianti sportivi per i bambini e gli adolescenti e i giovani, perché lo sport è la migliore alternativa alle piazze di spaccio”. “Interventi – ha aggiunto – non calati dall’alto ma coordinati con le autorità del territorio a cominciare dai sindaci. Per noi è importante non soltanto la repressione della criminalità ma anche l’offerta di alternative alle piazze di spaccio che devono essere sostituite dalle piazze dell’atletica, dello sport vero per il riscatto dei giovani. E’ bello che questo lavoro veda tutte le istituzioni riunite attorno alla divisa dei carabinieri e di chi questa divisa continuerà a portare con onore nella piazza di San Ferdinando e nel territorio circostante. Consentitemi perciò di fare un augurio particolare ai carabinieri che qui opereranno e alla popolazione che fruirà del loro servizio. Le due cose si tengono strettamente. Un carabiniere come qualsiasi appartenente alle forze di polizia, lavora bene se c’è il sostegno, l’appoggio, ciascuno per la sua parte e senza sostituzione di ruoli, della popolazione”. (ANSA). 2025-05-16T13:06:00+02:00 YF3-SGH ANSA per CAMERA09

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