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Librincomune: lunedì 23 maggio la presentazione, a Palazzo dei Bruzi, del libro di Filippo Veltri “Quando c’era la politica”

Torna nel salone di rappresentanza di Palazzo dei Bruzi, per un suo nuovo appuntamento, la rassegna di attualità librarie “LIBRINCOMUNE”, promossa dall’Amministrazione comunale e fortemente voluta dal Sindaco Franz Caruso per diffondere la cultura del libro e della lettura. L’appuntamento è per lunedì 23 maggio, alle ore 18,00, per la presentazione di “Quando c’era la politica” pubblicato dal giornalista Filippo Veltri per i tipi dell’Editore Ferrari. La presentazione del libro di Veltri sarà preceduta dai saluti istituzionali del Sindaco Franz Caruso. Con l’autore si soffermeranno poi a dialogare il giornalista Massimo Clausi e il docente dell’Università della Calabria, Domenico Talia, autore anche della prefazione al libro. L’incontro sarà moderato da Antonietta Cozza, curatrice della rassegna LIBRINCOMUNE e consigliera comunale delegata alla Cultura. Il libro di Filippo Veltri, nome di spicco del giornalismo calabrese, già caporedattore della sede regionale dell’ANSA, prende le mosse dalla necessità di indagare la vita politica in Calabria nell’ultimo trentennio. Di qui parte il graffiante e agile pamphlet che punta a restituire un quadro teorico d’insieme, in grado di fare da mappa per la contemporaneità. Filippo Veltri, scrittore e giornalista di razza, con il suo linguaggio estremamente diretto e riconoscibile, lungo un percorso cronologico di coraggiosa cronaca, ci aiuta a riflettere su quando in Calabria c’era un laboratorio politico che faceva da bussola e specchio all’intera nazione e sul perché oggi non c’è più. La volontà di scandagliare elementi e cause, come il rapporto con i vertici del sistema politico italiano, il clientelismo familiare, l’interferenza mafiosa, le inchieste giudiziarie, la scarsa partecipazione al voto, il crollo demografico, il distacco della borghesia produttiva, nasce dalla consapevolezza che, pur nelle loro diverse declinazioni e interpretazioni, rivestono una centralità da non trascurare. Il volume “Quando c’era la politica”, che ha la postfazione di Vincenzo Falcone, è una carrellata su quel che ci passa davanti gli occhi da tanti, troppi anni e che Veltri considera la causa del disinteresse con il quale a Roma si guarda ormai alla Calabria. Non è un caso che a Roma nessuno pensa che il voto calabrese possa spostare neanche di un centimetro, verso l’equilibrio o verso il crollo, il baricentro della politica nazionale. Una volta c’era la politica anche alle nostre latitudini e oggi non c’è più.

Note sull’autore : FILIPPO VELTRI è giornalista professionista dal 1978. Ha iniziato la sua attività giornalistica nel 1972 al “Giornale di Calabria” diretto da Piero Ardenti. Ha lavorato all’Unità, a “Repubblica”, al “Sole 24 ore” e all’Ansa, guidando, per 13 anni, la sede calabrese. Saggista e scrittore sui temi sociali, politici ed economici, in primo luogo quelli legati alla legalità e alla ‘ndrangheta. Numerosi i suoi libri, tra cui “Sequestri” e ”Ritorno a San Luca” e, nel 2020, sulla crisi delle Regioni a 50 anni dalla loro nascita. Molteplici anche i premi conferitigli : dal Premio Sila nel ’92 per “Lettere a San Luca”, al Premio Crotone per il giornalismo, nel 2003, dal Premio “Lo Sardo” di Cetraro nel 2006, per il suo impegno contro la ‘ndrangheta, al Premio “Gerbera Gialla” di Reggio Calabria, nel 2008, per le sue attività culturali e professionali a favore della legalità. A questi vanno aggiunti il Premio Assosud e uno speciale riconoscimento del Parco Nazionale della Sila per il suo impegno teso a valorizzare la montagna e la tutela dell’ambiente. Filippo Veltri è, citando Pasquino Crupi, “un intellettuale militante che racconta la sua terra con onestà, serietà e coraggio, senza ostentazione”.

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