Mancano pochi giorni all’appuntamento con la quinta edizione di Microteatro, la rassegna di teatro e socialità organizzata dall’associazione Entropia APS in collaborazione con le due storiche compagnie universitarie – Teatro Rossosimona e Libero Teatro – e con l’associazione Zahir.
Dal 19 al 21 maggio gli spazi del DAM all’Università della Calabria ospiteranno tre spettacoli per indagare le relazioni umane e il rapporto con i nostri luoghi; un omaggio al teatro e alla sua potenza comunicativa che conferma la qualità dell’offerta culturale calabrese.
Si inizia – lunedì 19 maggio – con “Mio cognato Mastrovaknic”, scritto da Ciro Lenti e interpretato da Paolo Mauro e Marco Tiesi. La pièce, di taglio umoristico, è ambientata nel 1943, nel campo di internamento di Ferramonti, dove Uccio, un giovane fabbro incarcerato per errore nella baracca degli omosessuali, teme per la sua reputazione virile. In cella conosce Mastrovaknich, un professore polacco omosessuale. Inizialmente il rapporto è teso a causa dei pregiudizi di Uccio, ma poi il Professore escogita un piano singolare, che potrebbe salvare l’onore di Uccio, anche se in un primo momento sembra tutto il contrario.
“Di tutti i colori”, di e con Dario Natale, prodotto da Scenari Visibili/Tip Teatro, sarà in scena martedì 20 maggio. Nella luce dello Stretto di Messina, i contrasti tra colori diventano metafora della vita e dei ricordi che svaniscono.
Oggi, con un futuro incerto e le malattie neurodegenerative in aumento, la memoria è più preziosa che mai. Saro, in vita sua ne ha viste davvero tante, sia in tempo di pace che di guerra. Sa che non potrà mai collegare il suo passato a questo presente dai valori rovesciati, dove smarrita è la misura del limite e del degrado. Si chiede il perché, Saro, pretende rispetto della sua condizione, della sua insufficienza, sa che al prossimo lampo, colto dai suoi sensi, aprirà il libro delle meraviglie: la vita che ha vissuto.
La rassegna si concluderà – mercoledì 21 maggio – con la pièce “Sorelle”, da Cechov, con Camilla Sorrentino, Noemi Guido e Claudia Rizzuti. Lo spettacolo, rivisitazione in chiave contemporanea di uno testi classici più importanti e conosciuti del teatro, le “Tre Sorelle” di Anton Cechov, esplora il tema della famiglia e della ricerca di un senso alla vita.
In scena un braciere, chiamato a’ vrascera, che usavano i nostri nonni per scaldarsi d’inverno e dove grandi e piccoli si riunivano per raccontare storie o filosofeggiare della vita. Attorno ad essa agiscono, dunque, le tre sorelle: Olga , Masa e Irina. Intrappolate dentro il loro destino si scambiano ricordi, emozioni e sogni in una spassosa girandola di personaggi, evocati dai loro stessi racconti in una sorta di gioco teatrale che le vede impegnate ad interpretarli, ridicolizzarli e ad ammonirli.
h 19:30 > Apertura biglietteria – Food and Drink nel Foyer
h 20:30 > Inizio spettacoli
Info e prenotazioni > 0984 493086 | 333 9555376