“È difficile dire la verità, perché ne esiste sì una sola, ma è viva e possiede pertanto un volto vivo e mutevole” - Franz Kafka
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Mese della Memoria: venerdì 7 febbraio al Museo dei Brettii e degli Enotri di Cosenza la proiezione del documentario di Francesco Gallo “Ebrei-Sport e Shoah”

Proseguono al Museo dei Brettii e degli Enotri gli appuntamenti del Mese della Memoria, l’iniziativa promossa dall’Amministrazione comunale guidata dal Sindaco Franz Caruso per non dimenticare la Shoah, la tragica esperienza dell’Olocausto e con esso tutte le persecuzioni etniche. Venerdì 7 febbraio, alle ore 17,00, al Museo dei Brettii e degli Enotri, è in programma la proiezione del documentario “Ebrei – Sport e Shoah” del regista cosentino e storico dello sport Francesco Gallo, ultimamente premiato in diversi festival internazionali, tra cui Cannes, Los Angeles, Parigi e Londra. L’evento sarà introdotto da Francesca Stancati, delegata del Coni Point di Cosenza, e vedrà la partecipazione del regista. Il documentario, tratto dal libro “Storia dello sport ebraico in Italia ed Europa” e prodotto da Suits Srl e Rooster Produzioni, racconta le storie di una generazione d’oro di atleti ebrei – calciatori, schermidori, pugili e nuotatori – che hanno subito le tragiche conseguenze dell’Olocausto. Campioni straordinari, come Harold Abrahams, Hank Greenberg, Max Baer e tanti altri, che hanno dovuto affrontare la brutalità del regime nazista. Su sei milioni di vittime, oltre 60.000 sportivi ebrei persero la vita per mano del nazismo, inclusi più di duecento atleti di alto livello. Nonostante la brutalità delle persecuzioni, lo sport divenne per molti un atto di resistenza e un mezzo per mantenere viva la propria identità persino nei campi di concentramento. “Ebrei. Sport e Shoah” -sottolinea l’autore Francesco Gallo – recupera alcune delle storie più significative degli atleti ebrei durante il periodo dell’Olocausto. Mostra come lo sport sia stato un mezzo di sopravvivenza, di speranza e di resistenza contro l’odio e l’antisemitismo. L’obiettivo è sensibilizzare il pubblico sul pericolo che vecchie e nuove forme di discriminazione possano ancora oggi trovare spazio in Europa e nel mondo. Un appuntamento importante per riflettere, attraverso il linguaggio del cinema, sul valore della memoria e sull’importanza di combattere ogni forma di odio e discriminazione”.

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