Alessandro Preziosi sara’ il regista di un lungometraggio sulla presenza dello scrittore e poeta Cesare Pavese a Brancaleone (Reggio Calabria) negli anni ’30. Il documentario, sostenuto dalla Calabria Film Commission, trae ispirazione dal romanzo ‘Il Carcere’, pubblicato nel 1948.
Pavese, originario di Santo Stefano Belbo, nelle Langhe, scrittore, poeta e critico letterario, allievo di Augusto Monti al Liceo Ginnasio ‘D’Azeglio’ di Torino, dove conoscera’ e diverra’ amico di Leone Ginzburg, Norberto Bobbio, Massimo Mila e Giulio Einaudi, viene condannato per motivi politici a tre anni di confino di polizia dal Tribunale speciale fascista, da scontare nel piccolo paese della Costa dei Gelsomini, sulla costa ionica reggina.
Il 4 agosto del 1935 giunge a destinazione nella piccola stazione ferroviaria “scortato e ammanettato” e, come scrive ad Augusto Monti, e’ accolto dalla popolazione locale con “molta umanita’”.
Nei pochi mesi che trascorre a Brancaleone, Cesare Pavese vive in affitto in una casa della famiglia Tringali, impartisce lezioni di latino e italiano, fino al marzo del 1936, quando la domanda di grazia che egli inoltra, spinto dalla sorella, verra’ accettata dal regime. Pavese, autore, tra le altre opere, dei ‘Dialoghi di Leuco’, ‘Lavorare stanca’, ‘La luna e i falo”, rientra a Torino, dove muore suicida il 27 agosto del 1950, un mese prima di compiere 42 anni.