“Caro governatore Roberto Occhiuto, la tua domanda relativa al nonno che ha armato la mano del nipotino di 10 anni per distruggere la natura, è più dolorosa che perplessa. Stesso sentimento che anima il mio sentire e il sentire della collettività sana. La risposta è no, un nonno non può fare tutto ciò. A 10 anni ancora tutto è un gioco ed il gioco è palestra di vita, anticamera dei sogni e dell’identitá, sopratutto se l’azione è stimolata ed accompagnata da un adulto di riferimento così prossimo. Chiedere a costui di vergognarsi sarebbe esercizio inutile, ma prendere atto che la salvezza per tanti bambini potrebbe risiedere nell’allontanamento di essi dal nucleo familiare è dolorosamente necessario”.
E’ quanto dichiara il Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza della Regione Calabria, Antonio Marziale, in riferimento al post denuncia del presidente della giunta regionale Roberto Occhiuto, sugli accadimenti di Vibo Valentia.