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Villa San Giovanni (RC), minoranza consiliare all’attacco: “Ordinanza su emergenza idrica confusa e scarna”

“Siamo costretti ancora una volta ad intervenire nella nostra azione di controllo e di stimolo, anche in considerazione della scarsa capacità di comunicazione con tutti Noi consiglieri.

Abbiamo assistito ad un “balletto” di avvisi tardivi e in alcuni casi contraddittori tra di loro con ordinanza emessa solo in tarda serata e solo dopo molteplici segnalazioni dei cittadini.

A tutto ciò comunicazioni incongruenti e non collegate tra di loro, con possibili ed evidenti danni all’Ente ed a tutti i cittadini villesi e non ed alle attività produttive costrette all’immediato rispetto della stessa ordinanza senza una preventiva possibilità di capirne le eventuali soluzioni alternative.

La scarsa ed incongruente comunicazione istituzionale e/o la mancata comunicazione dopo ore ed ore di soluzioni alternative palesa evidenti incapacità di gestione dell’emergenza e totale confusione da parte di tutti gli amministratori coinvolti che, in modo inconsapevole, probabilmente sono in totale balia di una forma di disamministrazione su tutti i fronti.

Grave il comportamento degli amministratori con riferimento all’emergenza idrica ed alla ordinanza confusa, poco chiara e scarna di motivazioni firmata dal Vice Sindaco. Non si capisce intanto il perché l’atto viene firmato dal Vice Sindaco Ada Pavone e non dal Sindaco, ma probabilmente la risposta a questa nostra legittima domanda e nella stessa ordinanza nella quale non è citato l’eventuale decreto di sostituzione del Sindaco (fuori Città?) e quindi l’Avv. Pavone firma nella qualità di Vice Sindaco e non di Sindaco facente funzioni.

A queste che possono sembrare solo critiche strumentali, appare fondamentale chiedere all’Amministrazione Comunale cosa intende fare in questo lungo periodo di disagio igienico-sanitario causato alla cittadinanza?

È inevitabile considerare che la manutenzione delle griglie e dei tombini, necessiti di una programmazione seria e cadenzata, che chiediamo immediatamente al Sindaco! Urge, però, chiedere chiarimenti e integrazioni in merito all’ordinanza sindacale N. 3/2022 con oggetto: divieto di utilizzo per uso potabile dell’acqua immessa nel civico acquedotto del comune di Villa San Giovanni, più volte chiesta alla maggioranza, ed arrivata solo in tardo pomeriggio! L’ordinanza nella sua interezza ha molti punti da chiarire, al fine di tutela la cittadinanza e la salute pubblica!


La premessa dell’ordinanza cita le segnalazioni da parte dei cittadini, minoranza compresa, e questo porta ad una considerazione: dovevano arrivare centinaia di segnalazioni, comprese le nostre, per arrivare ad emanare un’ordinanza? O era necessario emanare un’ordinanza urgente di divieto di uso di acqua potabile già nella tarda mattinata, per tutelare la cittadinanza, ed eventualmente poi revocarla, ad emergenza rientrata? Noi propendiamo per la seconda soluzione, richiesta a gran voce nelle interlocuzioni avute con la maggioranza.

Considerato che il Settore Lavori Pubblici, Qualità Urbana ed Ambientale si è attivato per produrre opportuna richiesta a laboratorio di analisi e considerato che occorreranno i dovuti tempi tecnici tra l’esecuzione delle analisi e l’esito dei risultati, e considerato che la dizione “qualità dell’acqua destinata al consumo umano” implica, oltre all’uso potabile, anche il contatto dell’acqua con il corpo umano durante le varie pratiche di lavaggio, tenendo conto sia della popolazione media, adulta e sana, che delle fasce sensibili quali bambini, anziani e malati, perché l’ordine di divieto di uso potabile, con il solo divieto di incorporazione in cibi e bevande? I cittadini posso utilizzare l’acqua per igiene personale?

Il divieto è in realtà un non divieto, per errore imputabile a refuso o altro, chiediamo immediata rettifica dell’ordinanza, perché creerebbe un precedente non di poco conto!

Chiediamo inoltre, se le vasche comunali sono state sottoposte a lavaggi, così come effettuato da Sorical per i pozzi dell’impianto Catona Salice.

Chiediamo, inoltre, una riduzione delle bollette, poiché l’acqua che verrà utilizzata fino al 28 agosto, o fino ad emergenza rientrata non è potabile, arrecando non pochi disagi ai cittadini ed alle attività commerciali, anche economici!

Ci saremmo aspettati già da stamattina la presenza della Protezione Civile regionale che con propri mezzi e uomini, oltre a quella comunale, potesse distribuire e fornire acqua potabile alla cittadinanza ed alle attività produttive. In tal senso nulla sembra ad oggi attivato. Nessuna comunicazione istituzionale a supporto della preoccupazione dei cittadini è stata fatta. Gli stessi sono stati lasciati all’unica soluzione possibile, ovvero approvvigionarsi a proprie cure e spese dell’acqua necessaria per gli usi umani. Ed ancora cosa si sta facendo per tutelare i disagi delle persone meno abbienti, delle strutture socio sanitarie presenti in Città ed in generale delle attività produttive?

La stessa ordinanza non consente eventuali repliche alla cittadinanza, oltre al refuso dell’aver inserito il divieto ad un divieto, non aver chiarito le responsabilità rispetto a questa emergenza (Sorical, la rete idrica comunale?) determina sicuramente un disagio al già grave disagio e l’impossibilità della sua eventuale applicazione da parte di chi è deputato al controllo oltre all’evidente grave omissione delle suddette responsabilità.

Ed a quasi 24 ore dagli eventi meteorologici avversa l’Arpacal è stata coinvolta? Gli esami per definirne la potabilità dell’acqua in modo ufficiale da parte dell’ente certificatore è possibile averli o ancora no?

Tutte domande legittime alle quali la città deve avere immediata risposta e non scarni comunicazioni di autoesaltazione di tutto ciò che non è stato fatto in fase di gestione emergenziale.

Per non parlare poi della gestione dei torrenti, visto che ad oggi nessuna protesta ufficiale è stata fatta all’organo competenze, ovvero i referenti di Palazzo Alvaro e della Città Metropolitana, forse perché considerata amica che in campagna elettorale con il suo presidente f.f. Versace esternava parole di elogio e di supporto a quest’amministrazione ma che oggi è palesemente assente rispetto ad un concreto intervento di manutenzione dei torrenti ed anche nella giornata di ieri nessun mezzo e nessuna risorsa umana e strumentale si è vista in Città al fine di intervenire per eliminare i gravi disagi derivanti dalla fuoriuscita di materiale dai diversi torrenti che sono presenti sul territorio comunale, la cui gestione è stata affidata ai mezzi del vettore che si sono ovviamente prima preoccupati di tutelare i propri servizi e solo dopo fare qualche minimo intervento in un solo torrente e non in modo completo ed esaustivo.

E quindi le considerazioni finali sembrano chiari ed evidenti: Sorical si cita ma non si richiama all’intervento a tutela della collettività, la stessa cosa dicasi per la governance della Città metropolitana “amica”, a dimostrazione di un totale fallimento nella gestione emergenziale, frutto di totale incapacità amministrativa palesemente dimostrata a due mesi dall’insediamento di questi “giovani incompetenti amministratori”.

Lo scrivono, in una nota, i consiglieri comunali di minoranza di Villa San Giovanni, Marco Santoro, Filippo Lucisano, Daniele Siclari, Stefania Calderone e Domenico De Marco.

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