Il Consiglio comunale ha approvato il bilancio consuntivo 2021. Nella seduta odierna, l’aula “Pietro Battaglia” di Palazzo San Giorgio si è confrontata sulla relazione dell’assessore alle Finanze, Irene Calabrò, che ha parlato di un documento contabile «in netta risalita rispetto ad un Piano di riequilibrio in scadenza nel 2022».
«Ci sono molti dati positivi che ci confortano – ha spiegato la delegata al bilancio – e consegnano alla città un’ottima gestione contabile, a fronte di un decennio pesante di risanamento finanziario. È un ragionamento incontrovertibile basato su numeri oggettivi. Il risultato d’amministrazione, per esempio, passa da 339 a 267 milioni di euro con un recupero di 72 milioni di disavanzo e superiore ai 69 previsti».
Fra i numeri sottolineati dall’assessora compaiono «l’equilibrio di 700 mila euro, la gestione di competenza pari a 134 milioni ed un residuo sul fondo cassa di tesoreria di 73 milioni».
«Un altro aspetto positivo – ha continuato Calabrò – è rappresentato dal debito residuo dei crediti commerciali che si attesta a 34 milioni rispetto ai 180 del 2018. Tanti creditori, dunque, sono stati pagati e l’immissione di questa liquidità ha consentito di tirare un sospiro di sollievo all’intero tessuto socioeconomico e produttivo piegato dalla pandemia».
Ci sono, poi, i riconoscimenti di debiti fuori bilancio che «nell’esercizio 2021 si attestano a 2,2 milioni, in netto calo guardando agli anni scorsi e, in particolare, al 2013, quando erano ben 32 milioni». Un’ulteriore conferma arriva anche sulle previsioni di accantonamenti, con «il fondo rischi per passività potenziali fissato a 15 milioni quando, nel 2020, era a 9 milioni e che verrà incrementato per il 2022/2023». Così come il fondo di garanzia per i crediti commerciali «pari a 3,5 milioni».
«Risultanze positive – ha aggiunto l’assessora Calabrò – che testimoniano oggettivamente lo stato di equilibrio delle finanze del Comune che resta, comunque, strutturalmente deficitiario per motivi ben diversi e conosciuti a chi, strumentalmente, nelle settimane scorse ha procurato un inutile, spropositato, inappropriato, catastrofico allarme».
«Esistono, ovviamente, anche dati poco entusiasmanti – ha proseguito – e riguardano il fondo crediti di dubbia esigibilità che aumenta per due ordini di motivi: la gran parte dei cittadini, per i più svariati motivi, soffre la difficoltà di onorare gli impegni sui tributi così come l’accertamento sull’evasione comporta, necessariamente, l’incremento del fondo. È un periodo particolare per tutti e l’andamento della riscossione risente della crisi dovuta ad un’emergenza sanitaria dalle proporzioni immani».
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L’assessore ha, successivamente, affrontato il tema dei ritardi legati alla discussione ed all’approvazione del consuntivo che «non dovranno più accadere perché hanno creato preoccupazione per le sfide che ci attendono».
«Queste cose si dicono, si affrontano e si superano – ha concluso l’assessore – e questa amministrazione non ha vergogna, né timore o paura nel rappresentare le difficoltà. È un segno tangibile della grande responsabilità che ci siamo presi cogliendo la fiducia dei reggini».
Il dibattito è proseguito con gli interventi dei consiglieri comunali e del dirigente di settore, Franco Consiglio, che ha chiarito tecnicamente i dettagli del documento contabile.
Ha chiuso la seduta il sindaco facente funzioni, Paolo Brunetti, rispondendo ad alcune questioni sollevate dai consiglieri comunali, riferendo in aula anche sulla situazione del quartiere di Arghillà e sulle misure prodotte dal Comune per arginare il fenomeno degli abbandoni illeciti dei rifiuti e gli altri problemi evidenziati dai cittadini, sui quali – ha affermato – «è necessario il lavoro sinergico di tutte le istituzioni». Ed infine tornando sugli aspetti legati al bilancio, il facente funzioni ha parlato nuovamente della necessità di aumentare la capacità di riscossione da parte dell’Ente. Ed ancora, promuovendo gli sforzi della ragioneria e dell’assessora alle Finanze per il lavoro fatto, ha affermato la necessità di verificare «eventuali responsabilità circa i ritardi nell’approvazione del documento contabile».
Quindi il consuntivo 2021 passa con il voto compatto della maggioranza.