I carabinieri del Nucleo investigativo del comando provinciale hanno notificato un avviso di garanzia per favoreggiamento ad un uomo di 30 anni, crotonese, autista della vettura che ha avuto un lieve incidente con l’auto guidata da Francesco Chimirri, il pizzaiolo di 44 anni morto lo scorso 7 ottobre dopo essere stato raggiunto da un proiettile al petto sparato da un vice ispettore della polizia, Giuseppe Sortino, di 37 anni, al culmine di una lite. Lo riporta il Quotidiano del Sud.
Basandosi su diversi video acquisiti dalle telecamere di videosorveglianza della zona oltre a quelli postati sui social girati dai residenti nel quartiere, i carabinieri hanno individuato l’autista. L’uomo, che è stato sentito dagli investigatori dell’Arma, ha raccontato che quel pomeriggio era alla guida della sua Audi che procedeva in direzione nord sulla statale 106.
Poco prima del bivio di ingresso a Crotone era stato superato dalla Dacia Duster condotta da Chimirri, la manovra, però, aveva causato un urto che ha provocato la rottura dello specchietto dell’Audi e quello della Dacia. Il trentenne aveva quindi seguito Chimirri, nella cui auto c’era anche il figlio, fin dentro il quartiere di Lampanaro per chiedergli il risarcimento del danno.
Secondo il racconto fatto ai carabinieri tra Chimirri e l’altro guidatore c’era una discussione tranquilla e stavano per mettersi d’accordo. In quel momento è arrivato Sortino che probabilmente aveva visto l’incidente ed ha iniziato a discutere con Chimirri.
La situazione, come ha raccontato il 30enne sarebbe però degenerata e lui si è rimesso in auto ed è andato via. Il racconto non ha convinto del tutto i carabinieri in quanto non coinciderebbe del tutto con quello che si vede nei video acquisiti: per questo il giovane – che è difeso dall’avvocato Aldo Truncé – è stato indagato per favoreggiamento.
Nel capo di imputazione non è specificato verso chi. I carabinieri gli hanno anche sequestrato l’auto.
La Procura della Repubblica di Crotone ha già iscritto nel registro degli indagati il vice ispettore Giuseppe Sortino per omicidio e Domenico Chimirri (difeso dall’avvocato Tiziano Saporito), figlio 18enne della vittima, per tentato omicidio e lesioni personali a danno del poliziotto. Il sostituto procuratore Alessandro Rho che coordina le indagini dovrebbe disporre per la prossima settimana l’autopsia sul cadavere di Francesco Chimirri.
Esame che potrà essere utile anche per stabilire la traiettoria del proiettile e capire se il colpo, un calibro 9, è stato sparato direttamente dal poliziotto verso Chimirri o lo ha colpito di rimbalzo.