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Crotone, Coordinamento Nazionale dei Docenti della disciplina dei Diritti Umani: “Grave inadempienza registrata su educazione alla legalità nelle scuole”

Il Coordinamento Nazionale dei Docenti della disciplina dei Diritti Umani chiede al Sindaco di Crotone, prof. Vincenzo Voce, chiarimenti in merito alla mancata delibera di Giunta inerente al progetto “I colori della legalità”, realizzato nell’”IC “Vittorio Alfieri” di Crotone, alla cui conclusione sarebbe seguita l’intitolazione di circa 61 aule ai martiri della legalità. Intitolazione che si sarebbe dovuta realizzare, così come previsto dalla richiesta protocollata il 12 luglio 2022 all’USR Calabria, secondo l’iter burocratico della Circolare Ministeriale 12 novembre 1980, n. 313, all’inaugurazione dell’anno scolastico 2022/2023.

Il progetto è stato apprezzato da Salvatore Borsellino (fratello del giudice Paolo), Gianmario Siani (nipote di Giancarlo e presidente della Fondazione “Giancarlo Siani), Alice Grassi (figlia di Libero Grassi), suor Carolina Iavazzo (stretta collaboratrice di Don Pino Puglisi), dal Centro studi Paolo Giaccone e dalla Fondazione “Giovanni Falcone”.

Il 17 ottobre è stata promossa la Tredicesima Giornata della Legalità “Buon Compleanno Dodò”, in memoria di Domenico “Dodò” Gabriele e si terrà a partire dalle ore 09:00 presso il Teatro Apollo di Crotone; ebbene amareggia come dopo più di due mesi non sia stato dato un seguito alla richiesta dell’IC “Vittorio Alfieri” di Crotone, di veder completato l’iter burocratico atto alla buona conclusione del progetto secondo cui, tra l’altro, proprio uno dei laboratori di informatica sarebbe stato dedicato a Dodò.

Inoltre la stampa di settore nazionale aveva trovato estremamente valido e innovativo il contenuto delle attività: per la prima volta in Italia ogni aula scolastica sarebbe diventata un simbolo della legalità. In una realtà territoriale complessa e sfaccettata a forte rischio micro e macro criminalità un simile percorso avrebbe dovuto incontrare operatività e zelo invece dell’indifferenza e dell’inerzia.  realtà territoriale complessa e sfaccettata un simile percorso avrebbe dovuto incontrare operatività e zelo invece dell’indifferenza e dell’inerzia.

Il CNDDU auspica non solo delucidazioni appropriate in proposito, ma anche che siano individuati i responsabili di una così grave inadempienza. I valori dell’antimafia si diffondono anche e soprattutto evitando di trascurare occasioni culturali importanti come quella segnalata, in quanto docenti e studenti hanno lavorato con dedizione e slancio alla realizzazione di tutte le fasi progettuali.

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