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“Interferenze sul Csm”, plenum boccia archiviazione presidente sezione tribunale di Crotone

Bocciata dal plenum del Csm la proposta di archiviare la procedura di trasferimento d’ufficio per incompatibilità ambientale dell’ex consigliere Massimo Forciniti, a cui viene contestato di aver compiuto con Luca Palamara interferenze nelle decisioni di questo stesso Consiglio superiore in carica, dal suo insediamento sino all’esplosione dello scandalo dell’hotel Champagne, la riunione notturna sulla nomina del procuratore di Roma tra componenti togati, Palamara e i politici Cosimo Ferri e Luca Lotti.

Nove i consiglieri che si sono espressi contro la proposta a fronte di 8 favorevoli e 5 astenuti. Il caso, venuto alla luce con le chat trovate dalla procura di Perugia nelle chat di Palamara, torna ora nelle mani della Prima Commissione, che con 3 voti a favore e 3 astensioni aveva chiesto al plenum di archiviare, ritenendo che i comportamenti di Forciniti pur incidendo “anche in maniera significativa, sui requisiti di imparzialità ed indipendenza”, non avessero però determinato “una effettiva perdita di fiducia e di credibilità” nel territorio dove attualmente svolge le sue funzioni di magistrato, cioè a Crotone dove è in servizio al tribunale come presidente di sezione. Una conclusione che non ha convinto la maggioranza dei consiglieri, rispetto a comportamenti che in tanti hanno definito “gravissimi”. Nel corso del dibattito ci sono state critiche esplicite anche ai titolari dell’azione disciplinare (ministro della Giustizia e Pg della Cassazione) per non averla esercitata in questo caso, in particolare da parte dei consiglieri Fulvio Gigliotti (M5S) e Nino Di Matteo.

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