Spendi, spandi, effendi. Era il titolo di una celebre canzone di Rino Gaetano che sembra calare a pennello sulle virtù del sultano di Palazzo Bianchi. Che, ebbene sì, ne ha combinata un’altra delle sue, aprendo il largo portafogli di Corigliano-Rossano, che – a breve – rimarrà senza un centesimo bucato (altro che Max Pezzali!), indovinate per fare cosa? Per pagare una consulenza. Un’altra bella e lauta di consulenza, di 5mila euro oltre IVA, ad un prof Universitario.
Ci mancherebbe, se la causa fosse di quelle importanti e dirimenti. Niente di tutto questo, però. Il califfo dello Jonio questa volta l’avvocato se l’è andato a trovare nientemeno che ai Parioli, avvalendosi (per come si evince dalla Delibera 83/2024) delle prestazioni dell’avvocato Cassazionista, Francesco Saverio Marini del Foro di Roma – pensate – per contraddire ad una diffida fatta da un dipendente a seguito di mobilità interna, da un servizio all’altro.
Dire che siamo all’assurdo è dire poco. Cinquemila euro più Iva (a proposito, anche questa spesa non ha alcuna copertura finanziaria) per risolvere una controversia che, in realtà, poteva non esserci se ci fosse stata una mobilità concertata ma, pure nel caso in cui la disputa legale fosse stata comunque inevitabile, viene da chiedersi a questo punto cosa faccia l’ufficio legale del Comune ma – soprattutto – a cosa serve il Superdirigente Segretario Generale? Solo a dire “Signorsì, Signore!” al Pascià coriglianorossanese?
Possibile che nel giro di nemmeno cinque anni i dipendenti comunali si siano trasformati tutti in mostri brutti e cattivi o effendi al servizio del capo? Scialacquiamo risorse come se piovesse, senza immaginare il drammatico avvenire che ci toccherà affrontare da cittadini e contribuenti.